La pubertà precoce, un fenomeno oggi sempre più diffuso e discusso tra gli esperti, potrebbe avere un impatto negativo sul benessere psicologico dei bambini. È la conclusione a cui è giunto uno studio condotto dal ricercatore George Patton, del Murdoch Children’s Research Institute (a Melbourne, in Australia), su oltre 3.500 bambini tra i 4 e gli 11 anni. Gli indicatori principali dell’arrivo della pubertà presi in esame dai ricercatori australiani sono stati la crescita del seno per le bambine e l’apparizione di barba e peli e la variazione dell’odore della pelle nei bambini.
Giovanissimi ancora più vulnerabili
I risultati della ricerca sembrano dimostrare che la pubertà precoce eserciti una influenza negativa sul benessere psicofisico dei bambini, favorendo la comparsa, prima del tempo, di difficoltà e problemi psicologici correlati all’adolescenza: dall’ansia alla depressione, dall’autolesionismo all’adozione di comportamenti sociali aggressivi fino all’abuso di sostanze. La fase di passaggio dall’infanzia all’adolescenza è sempre delicata: una pubertà precoce non farebbe altro – secondo gli esperti – che rendere ancora più vulnerabili i giovanissimi, incapaci di affrontare i problemi tipici di questa età. Lo studio sulla pubertà precoce è stato pubblicato di recente sul Journal of adolescent health.