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L’umore degli adolescenti sarebbe influenzato dagli ormoni. Non è una novità che ciò accada per le femmine: uno studio australiano, però, ha analizzato la questione dal punto di vista maschile ancora prima della pubertà. Lo studio è stato condotto alla Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne su oltre 1.200 alunni di scuola elementare: dimostra che i bambini con più alti livelli di androgeni adrenali – come il testosterone – misurati attraverso campioni di saliva mostrano anche livelli più alti di problemi comportamentali ed emotivi.
La fase dell’adrenarca
Lo studio mostra per la prima volta che la fase dell’età evolutiva detta adrenarca, che comincia a 8 – 9 anni, precede la pubertà vera e propria, è caratterizzata dalla comparsa dei peli pubici e ascellari sotto lo stimolo degli ormoni androgenici e può essere responsabile anche di problemi emotivi e comportamentali. L’adrenarca è definito come il periodo dello sviluppo durante il quale si ha una graduale maturazione della corteccia surrenalica (la parte esterna del surrene, una ghiandola posizionata sopra il rene che ha il compito di produrre ormoni) che si completa con la comparsa dei peli ascellari e pubici poco prima della maturazione sessuale.
Il ruolo degli ormoni
Era già noto alla comunità scientifica il dato secondo cui nel periodo precedente alla pubertà si riscontrassero elevati tassi di problematiche comportamentali ed emotive, ma non se ne conosceva il motivo. Ora gli scienziati di Melbourne sostengono che l’umore degli adolescenti sarebbe influenzato dagli ormoni. Alcuni ragazzi, in particolare, risultano particolarmente sensibili all’azione di questi ormoni, ma la causa di questa suscettibilità non è nota. Una spiegazione del fatto che l’umore degli adolescenti sarebbe influenzato dagli ormoni potrebbe arrivare dall’ambiente in cui vengono cresciuti ed educati i ragazzi. Ma conterebbe molto, secondo l’ipotesi dei ricercatori, anche la predisposizione genetica.
I segnali da osservare
I risultati possono essere utili per sensibilizzare le famiglie sull’importanza di monitorare eventuali sbalzi d’umore e comportamenti anomali dei figli in questo periodo “latente” della crescita, spesso sottovalutato a livello educativo.