Online anche prima degli 11 anni: attenzione ai rischi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/01/2017 Aggiornato il 12/01/2017

Bambini e adolescenti passano sempre più tempo online e la loro vita è sempre più virtuale. Molti i possibili rischi

Online anche prima degli 11 anni: attenzione ai rischi

Online a 11 anni e anche prima e sempre più iperconnessi, ovvero trascorrono la maggior parte del loro tempo online con tutte le conseguenze del caso. E i bambini e gli adolescenti italiani non fanno eccezione, anzi. Infatti, un recente sondaggio ha stabilito che proprio i ragazzi italiani sono iperpresenti sui Social e le che loro interazioni si svolgono più che altro su un terreno virtuale.

Inconsapevoli dei pericoli

A confermare l’iperconnessione degli adolescenti italiani è una recente indagine condotta dalla Sima (Società italiana di medicina dell’adolescenza), secondo cui gli adolescenti online sono quasi il 100% e, dato preoccupante, non si curano più di tanto dei rischi cui possono incorrere né prendono misure di protezione. Inoltre, l’esordio nel mondo virtuale si  compie sempre prima, addirittura prima degli 11 anni di età e soprattutto se si vive in una grande città.

“Social” solo al computer

Le relazioni tra adolescenti si svolgono sempre più su un terreno virtuale, visto che i ragazzi usano in media almeno un social quotidianamente. I più gettonati? Whatsapp, Instagram e Snapchat.  Quest’ultimo è un mezzo sempre più potente poiché permette di comunicare anche in modo anonimo facendo sparire i messaggi inviati in pochissimi secondi. È attraverso canali come questi, tra l’altro, che gli adolescenti praticano il sexting e si scambiano foto, anche intime, non considerando che anche pochi secondi potrebbero essere sufficienti per salvare le immagini e farle circolare poi in Rete, alimentando fenomeni molto pericolosi come il cyberbullismo.

 
 
 

In breve

IGNORATE LE NORME DI SICUREZZA E DI PRIVACY

A preoccupare non è tanto l’iperconnessione dei ragazzi, quanto la totale assenza di preoccupazione dei rischi che corrono e, di conseguenza, delle più elementari norme di sicurezza a tutela della privacy.

 

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