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Arriva il foglietto illustrativo per utilizzare gli occhiali 3D tra le quattro mura domestiche, dove se ne sconsiglia l’uso al di sotto dei 6 anni di età. Allegati agli occhiali 3D da ora in poi vi devono essere infatti le avvertenze per non incappare in errori nell’uso di questo strumento per i bambini. Per canto loro le aziende produttrici hanno l’obbligo di inserire spiegazioni dettagliate e chiare allegate al prodotto.
L’arrivo del bugiardino
L’arrivo del bugiardino cartaceo è l’ultimo passaggio di un percorso stabilito da una circolare del ministero dello Sviluppo economico e della Salute, pubblicata il 31 luglio scorso sui siti istituzionali. Dal 1 febbraio 2014, vale a dire entro sei mesi dalla pubblicazione della circolare, le aziende produttrici hanno l’obbligo di inserire il bugiardino cartaceo allegato al prodotto, l’occhiale 3D. La circolare stabilisce che le informazioni “devono essere fornite in una pagina unica, situata preferibilmente all’inizio dei manuali, con caratteri chiaramente leggibili e in lingua italiana”.
Regole ferree da seguire passo passo
Sono indicate regole precise per l’utilizzo degli occhiali 3D in casa. Nel dettaglio, le avvertenze, formulate sulla base del parere del Consiglio superiore di sanità (Css) e dopo aver consultato anche le associazioni di categoria, consigliano che: “L’utilizzo di occhiali 3D in ambito domestico per la visione di spettacoli televisivi – si legge nelle avvertenze – è controindicato per i bambini al di sotto dei 6 anni di età; per i soggetti dai 6 anni fino all’età adulta, deve essere limitato alla visione per un tempo massimo orientativamente pari a quello della durata di uno spettacolo cinematografico; la medesima limitazione temporale è consigliata anche agli adulti; deve essere limitato esclusivamente alla visione dei contenuti in 3D”.
La pulizia degli occhiali è importante
Il bugiardino degli occhiali 3D contiene anche altre avvertenze, tra cui: “Le modalità per effettuare un’idonea e periodica pulizia ed eventuale disinfezione in caso di particolari evenienze-infezioni oculari, infestazioni del capo, uso promiscuo, eccetera”. E c’è di più. Si legge: “Gli occhiali 3D devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini qualora vi sia la presenza di piccole parti mobili ingeribili; gli occhiali 3D devono essere utilizzati contestualmente agli strumenti correttivi della visione nel caso il consumatore sia portatore di lenti (occhiali da vista o lenti a contatto)”.