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Le prime linee guida internazionali per la chirurgia dell’obesità nei bambini sono un’importante novità degli ultimi mesi. Redatte da un comitato di esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, sanciscono criteri univoci, riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, per ricorrere alla chirurgia in caso di obesità infantile.
Non solo bambini obesi, ma anche iperobesi
Stando ai dati attuali, oggi un bambino su tre è in sovrappeso o obeso, ma soprattutto aumenta il numero di bambini in condizione di iperobesità, che negli Stati Uniti è passato in 14 anni dal 13 al 17%. In Italia la prevalenza di sovrappeso infantile supera di circa 3 punti percentuali la media europea, con un tasso di crescita annua dello 0,5-1%, pari a quello degli Stati Uniti. Notevoli le differenze geografiche, con percentuali che vanno dall’8,2% al Nord, al 9,3% del Centro fino al 15,2% del Sud. La regione più colpita risulta essere la Campania.
Non sempre basta la dieta
La crescita dell’obesità ha portato a un drammatico aumento di patologie come il diabete di tipo 2 e la steatosi epatica non alcolica o fegato grasso. Le strategie dietetiche-comportamentali sono fondamentali, ma non sempre sufficienti. La chirurgia diventa quindi un’importante alternativa. Fino a oggi, però, in assenza di parametri validati, il bambino restava fuori dall’opzione chirurgica o vi accedeva in ritardo.
Sì alla chirurgia anche nei piccoli
Per questo oggi arrivano le prime linee guida internazionali per la chirurgia dell’obesità nei bambini. Sanciscono che la chirurgia dell’obesità deve essere limitata a due gruppi di piccoli pazienti: quelli con indice di massa corporea pari o superiore a 40 (obesità patologica) e quelli con un indice di massa corporea tra 35 e 40 (obesità grave) associata a fegato grasso o altre patologie (il diabete, l’ipertensione, le apnee notturne).
Bendaggio o by-pass gastrici
Le prime linee guida internazionali per la chirurgia dell’obesità nei bambini comprendono interventi laparoscopici di tipo restrittivo, come la sleeve gastrectomy (asportazione di una porzione dello stomaco) o il bendaggio gastrico, e di tipo malassorbitivo (che mirano a una riduzione dell’assorbimento intestinale di grassi e amidi), come il by-pass gastrico o la diversione bilio-pancreatica, generalmente indicata nei casi estremi di “superobesità”.
Palloncini da deglutire
In alcuni casi meno gravi, o al di sotto dei 13-14 anni di età, è spesso preferito l’utilizzo dei meno invasivi palloncini intragastrici (posizionabili per via endoscopica o deglutibili).