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Genitori così ciechi nel giudicare i loro bambini da vederli normali, se non addirittura magri, anche quando sono in realtà sovrappeso o decisamente obesi.
Genitori poco obiettivi
Gli scienziati della London School of Hygiene & Tropical Medicine e dell’University College London Institute of Child Health hanno realizzato uno studio, pubblicato sul British Journal of General Practice, prendendo in esame 3.000 ragazzini. Gli studiosi hanno osservato che il 31% delle madri e dei padri intervistati attraverso un questionario sottostima l’indice di massa corporea (bmi) dei figli. E non di poco: nonostante 369 bambini del campione risultassero per Bmi francamente sovrappeso, appena 4 genitori descrivevano i figli come tali. Il team ritiene che un bimbo con un valore di Bmi nella fascia sovrappeso-obesità ha l’80% di probabilità di essere classificato come normopeso da mamma e papà.
Una vera emergenza
Il sovrappeso sembra essere diventato la nuova norma, per questo si fatica a riconoscerlo. In Gran Bretagna i dati sull’obesità infantile sono preoccupanti: all’età di 6 anni si calcola che sia obeso un bambino su 5 mentre il 14% è in sovrappeso. Il problema esiste e il fatto che i 31% dei genitori interpellati per lo studio inglese tenda a sottostimare il peso del proprio figlio non aiuta ad affrontare l’emergenza.
Migliorare lo stile di vita
Secondo Russell Viner, dell’Institute of Child Health, se i genitori non riconoscono che un bambino è obeso è molto improbabile che facciano qualcosa per aiutarlo a raggiungere un peso più sano, attuando strategie per combattere il sovrappeso o modificando lo stile di vita o facendo scelte più salutari. E questo può diventare alla lunga un grave problema di salute pubblica. È, quindi, necessario pensare a interventi in grado di ridurre il gap fra il peso percepito dai genitori e quello reale dei figli, valutato attraverso gli indicatori utilizzati dalla comunità medico-scientifica.