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No, non è solamente un’impressione: guardandosi attorno si nota un numero elevato di bambini e ragazzi che portano gli occhiali non perché si abbia una maggiore sensibilità in questo senso, ma perché effettivamente la miopia è una malattia sempre più diffusa. La conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori, della Ulster University, in Irlanda del Nord.
Male da lontano
La miopia è il difetto visivo più diffuso in tutto il mondo, anche in Italia. Consiste nella difficoltà a mettere bene a fuoco gli oggetti che si trovano a distanza. Alla base possono esserci due cause diverse: l’aumentata lunghezza del bulbo oculare, causata da un eccessivo accrescimento dell’occhio stesso, oppure una curvatura eccessiva della cornea e del cristallino. In entrambi i casi, i raggi luminosi provenienti dagli oggetti lontani non riescono a essere messi a fuoco dalla retina (si focalizzano davanti a essa). Di conseguenza, le immagini appaiono sfuocate.
Percentuali raddoppiate
Lo studio ha coinvolto un gran numero di ragazzini di 12-13 anni. A tutti è stato chiesto di compilare un questionario, anche con l’aiuto dei genitori, su eventuali problemi di vista. L’analisi dei risultati ha rivelato il 23% di loro soffre di miopia. Nel 1960 la percentuale era del 10%. In poco più di 50 anni, dunque, la percentuale è più che raddoppiata. “Abbiamo constatato che la miopia si sviluppa a partire dai 6-7 anni di età, probabilmente prima rispetto a quanto accadeva nel 1960. Questo disturbo si presenta precocemente rispetto al passato ed è sempre più diffuso” hanno spiegato gli esperti.
Colpa di cattive abitudini
Secondo gli autori, alla base di questo aumento esponenziale di casi di miopia ci sarebbe uno stile di vita poco salutare, in particolare l’abitudine sempre più diffusa di passare il proprio tempo a giocare in ambienti chiusi piuttosto che all’aria aperta. Occorre sapere, infatti, che i raggi solari svolgono un ruolo benefico nei confronti della vista. In primo luogo, perché favoriscono la produzione della vitamina D, una sostanza che, fra le altre cose, protegge proprio la vista. In secondo luogo, quando il nervo ottico viene raggiunto dalla luce del sole, nella retina viene rilasciata la dopamina, un neurotrasmettitore che aiuta l’occhio a svilupparsi in modo sano.
I consigli per i genitori
Ecco perché gli studiosi invitano i genitori a incoraggiare i figli a uscire il più possibile. Stare al parco giochi, correre nel cortile di casa, andare in bicicletta sono attività decisamente più benefiche dei videogiochi o della navigazione su tablet e smartphone. E non solo per la vista.