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È stato ribadito anche all’ultimo Congresso nazionale della Sip (Società italiana di pediatria): fare sport durante l’adolescenza fa bene non solo al corpo, ma anche alla mente. I dati presentati dagli specialisti, infatti, hanno dimostrato che i ragazzi che praticano più di 2 ore di attività fisica fuori dall’orario scolastico hanno stili di vita più sani, vanno meglio a scuola e leggono più libri.
I sedentari sono anche più somari
I dati dell’Osservatorio Sip sono chiari: sono gli studenti sportivi ad avere un rendimento scolastico migliore rispetto a quelli sedentari. A dichiarare di “andare bene a scuola” è, infatti, il 56,5% dei primi, contro il 40,3% dei secondi. Senza trascurare lo studio, gli “attivi” sono anche i lettori di libri (non testi scolastici) più accaniti e passano meno tempo davanti allo schermo (tv e computer).
Conferme anche dalla Scozia
Anche una ricerca condotta in Scozia ha voluto approfondire il legame tra sport e scuola: sono stati confrontati i livelli di attività fisica (misurati con un accelerometro) con i risultati degli esami obbligatori in Gran Bretagna a 11, 13 e 16 anni. Oggetto dell’indagine, quasi 5.000 bambini. Gli studiosi hanno così visto che vi è una chiara relazione tra la quantità di movimento quotidiano svolto dagli alunni e il rendimento scolastico certificato dai test. Non solo: la pagella migliora in proporzione con le ore di movimento svolto. A essere più brave sono soprattutto le ragazze che, se impegnate nello sport, eccellono nelle materie scientifiche, come la matematica.