Lezioni all’aperto: si impara di più

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 07/03/2018 Aggiornato il 05/08/2018

Le lezioni all’aperto sembrano potenziare le capacità di apprendimento dei bambini. Ecco perché

Lezioni all’aperto: si impara di più

È quanto sostiene una ricerca americana che ha rilevato una maggiore concentrazione negli alunni grazie al cosiddetto “effetto natura”, che non distrae, anzi può aiutare i bambini a concentrarsi di più e quindi a migliorare il rendimento scolastico. Ecco perché le lezioni all’aperto funzionano.

Un’aula nel bosco

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology, è stato condotto da gruppo di ricercatori che ha sperimentato le lezioni all’aperto in alcune scuole del Midwest degli Stati Uniti. La ricerca si è basata sul comportamento di bambini fra i 9 e i 10 anni. Per 10 settimane un gruppo di psicologi ha proposto, con il consenso dei genitori, che alcune delle lezioni si svolgessero in un luogo all’aperto, con prati, alberi e spazi naturali “con vista bosco”, a poca distanza dalla scuola. Gli alunni dovevano percorrere alcuni metri fuori dall’istituto per raggiungere la nuova “aula” dove i professori tenevano le lezioni all’aperto.

Quattro parametri 

Dopo questa esperienza il grado di coinvolgimento degli alunni è stato valutato con quattro parametri diversi:

  1. la percezione dell’insegnante sul livello d’impegno della classe;
  2. la valutazione degli stessi bambini sull’impegno dei loro compagni di classe;
  3. la frequenza dei richiami da parte degli insegnanti sull’attenzione dei bambini durante la lezione;
  4. la valutazione di un osservatore esterno sul grado di coinvolgimento degli alunni.

È risultato che nelle lezioni al chiuso seguite a quelle all’aperto il numero di volte in cui l’insegnante ha dovuto reindirizzare l’attenzione degli studenti si era dimezzato.

Meglio anche i compiti

Osservatori esterni hanno sottolineato inoltre come i bambini abbiano mostrato più attenzione anche nei compiti. L’esperienza all’esterno ha infatti permesso agli insegnanti di tenere lezioni in aula, ininterrottamente, per quasi il doppio del tempo. Secondo il coordinatore dello studio, la ricerca è servita a scoprire un nuovo metodo per insegnare ai bambini e al tempo stesso rinfrescarne la memoria per la lezione successiva.

 

 

 
 
 

In breve

SERVONO ULTERIORI STUDI

Adesso i ricercatori hanno in programma ulteriori esperimenti su alter classi diverse con insegnanti “scettici” rispetto a questo tipo di insegnamento, per vedere se la tecnica può funzionare in altre scuole e altre condizioni.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti