Ipertensione: ne soffrono sempre più bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/07/2015 Aggiornato il 23/07/2015

Iperteso ben il 4% dei bambini in età scolare. La pressione alta infantile significa ipertensione anchhe da adulti

Ipertensione: ne soffrono sempre più bambini

L’ipertensione purtroppo non riguarda solo il mondo degli adulti, sono sempre più numerosi, infatti, i bambini che ne soffrono sin dalle elementari. I dati di una recente indagine italiana rivelano che ben il 4% dei bambini è affetto da ipertensione.

Già alle elementari

Un’indagine, condotta dal Gruppo di Studio per l’Ipertensione Arteriosa (GSIPER) della Società Italiana di Pediatria, ha preso in considerazione un campione di ben 8.300 bambini frequentanti la scuola primaria e ha misurato loro la pressione, scoprendo che ben il 4% di loro soffriva di ipertensione. Non si tratta, peraltro, di una situazione tutta italiana poiché anche i risultati di screening internazionali si allineano su questi dati.

I rischi dell’ipertensione infantile

L’ipertensione nell’infanzia, oltre che a stupire, preoccupa molto la comunità medico-scientifica. Infatti, valori pressori elevati in un bambino fanno prevedere un adulto con problemi di pressione alta. E quest’ultima è annoverata tra le maggiori cause di invalidità e morte in tutto il mondo. Dunque, si tratta di una spia d’allarme da non sottovalutare. Come conferma Giovanni Corsello, presidente SIP, ciò su cui è necessario puntare è la prevenzione della pressione alta in età pediatrica. Il che significa sicuramente più controlli (sono ancora pochi i pediatri che misurano regolarmente la pressione ai bambini). Più precoce sarà la diagnosi, più efficace e tempestivo sarà l’intervento.

Linee guida aggiornate

In occasione del 71° Congresso Italiano di Pediatria, sono state aggiornate le linee guida della Società Italiana di Pediatria e della Società Italiana dell’ipertensione arteriosa. Infatti, secondo studi recenti, nuove scoperte hanno avvalorato la tesi di una connessione stretta tra assunzioni di zuccheri semplici, quantità di acido urico e valori pressori elevati. Quindi, la prima raccomandazione è limitare gli zuccheri semplici nell’alimentazione dei bambini. Inoltre, vale anche per i piccoli la regola di riduzione del sodio assunto con la dieta (sempre eccessivo) e di una pratica più costante di attività fisica.

Consigli per i genitori

Dunque, sono questi i consigli che ci sentiamo di dare ai genitori per limitare il rischio di ipertensione infantile:

  1. evitare l’eccesso di calorie
  2. ridurre il sodio, limitando il consumo di sale, salumi, alimenti conservati
  3. ridurre gli zuccheri semplici, ovvero: fruttosio, sciroppo di glucosio, caramelle, bevande zuccherate (compresi i succhi di frutta) prediligendo come bevanda la semplice acqua
  4. fare più attività fisica.

 

 

 
 
 

da ricordare!

Attenzione all’adolescenza

 La fase da trattare ancora con attenzione, e sulla quale mancano linee guida specifiche, è quella riguardante il momento di transizione dall’infanzia all’età adulta ovvero l’adolescenza. Fascia d’età cruciale (e difficile da trattare) per prevenire l’ipertensione da adulti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti