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Insegnare le tabelline ai bambini può sembrare difficile ma in realtà ci sono tanti metodi che rendono questo compito anche divertente. Nonostante la maggior parte dei bambini (anzi, quasi tutti) considerino noioso imparare le tabelline a memoria, molti studiosi sostengono che sia davvero importante farlo. Queste formulette, infatti, sono fondamentali come base per imparare concetti matematici più complessi e anche per velocizzare alcune procedure aritmetiche. Non solo: imparare le tabelline aiuta anche nella vita quotidiana, ad esempio per moltiplicare le dosi degli ingredienti di una ricetta, per fare spese o per far quadrare i conti di casa. Ma vediamo quali metodi semplici e divertenti esistono per aiutare i bambini a memorizzare le tabelline.
A che età si imparano le tabelline?
L’età giusta per imparare le tabelline in genere è intorno ai 7-8 anni, età in cui i nostri bimbi sono in grado non solo di memorizzare queste formulette, ma anche di capire i concetti di moltiplicazione e divisione su cui si basa la tavola pitagorica che sta alla base delle stesse. Si comincia dalle più semplici, che di solito sono quella dell’1, del 2, del 5 e del 10, per poi passare a quelle più complicate. In quinta elementare il bimbo dovrebbe essere in grado di padroneggiarle tutte per poter risolvere più facilmente calcoli complessi a più cifre senza l’aiuto della calcolatrice.
Quanti metodi ci sono per imparare le tabelline?
Vi state chiedendo come insegnare le tabelline ai bambini? Dal momento che è uno step necessario nel loro percorso di studi, nel tempo sono stati messi a punti diversi metodi che potrebbero facilitarci il compito, da quelli più classici ai più innovativi.
1) Memorizzare e ripetere in continuazione
Il metodo classico per imparare le tabelline è la ripetizione mnemonica: basterà ripeterle più e più volte ad alta voce fino a che non verranno imparate a memoria. Anche se all’inizio risulterà noioso, aiutandosi con la tavola pitagorica, come quella qui sotto, si potrà accostare alla ripetizione verbale anche l’associazione visiva dei numeri, che renderà il tutto molto più facile da memorizzare. Inizialmente spronate i bambini a ripetere le operazioni ad alta voce, quando saranno più ferrati allora potranno farlo anche mentalmente. Come è noto infatti, la ripetizione ad alta voce è molto importante perché, attivando l’effetto di produzione, cristallizza le parole nella mente se le si ripete in continuazione verbalizzandole.
Un altro modo per rendere questo metodo tradizionale un po’ meno obsoleto è invogliare il bambino a ripetere a mo’ di cantilena le operazioni di moltiplicazione di ciascuna tabellina. Provate a intonare la cantilena voi e poi fatela ripetere al vostro bambino, sicuramente lo troverà divertente e più facile da ricordare. Aiutatevi inizialmente con la tavola pitagorica e organizzate una sfida adulto-bambino a chi risponde più velocemente alle domande sulle moltiplicazioni (es. quanto fa 6×7 oppure 3×9 e così via).
2) Aiutarsi con le schede di memoria
Si tratta di un altro metodo basato sulla ripetizione, ma in questo caso ogni operazione di moltiplicazione deve essere scritta sul lato di un cartoncino. Sul lato opposto andrà invece scritto il risultato dell’operazione. A questo punto non resterà ce mescolare il mazzo di operazioni da imparare a memoria e pescare un cartoncino alla volta, cercando di indovinare il risultato senza guardare il retro del cartoncino.
3) Insegnare le tabelline con il metodo Steineriano
Il metodo Steineriano per imparare le tabelline sfrutta alcune scoperte neuroscientifiche che dimostrano una correlazione tra mente e movimenti. In questo caso, quindi corpo e movimento prendono parte attiva al processo di apprendimento, che avviene marciando oppure battendo le mani a tempo. La psicomotricità aiuta quindi l’associazione movimento del corpo e risultato dell’operazione: i bambini acquisiscono dunque sicurezza e ritmo attraverso la ripetizione e il coinvolgimento del corpo.
4) Imparare le tabelline con il metodo Montessori
Il metodo psicomotorio viene usato anche nelle scuole montessoriane, in cui si abbinano dei gesti delle mani ad ogni operazione per poterle memorizzare più facilmente. Spesso si usano poi materiali che facilitano l’apprendimento e la memorizzazione di queste moltiplicazioni, che così vengono imparate sotto forma di gioco.
Il metodo Montessori per imparare le tabelline fa comunque parte di un processo lungo che inizia già durante l’asilo nido. Le moltiplicazioni vengono quindi apprese e memorizzate come se fossero dei veri e propri giochi con il passare del tempo e con la crescita. Tra i materiali educativi del metodo montessori per favorire la memorizzazione delle tabelline troviamo:
- la tavola forata della moltiplicazione, una tavoletta di legno con 100 buchini e in cui si possono inserire altrettante palline rosse. Nella parte superiore ci sono numeri da 1-10, a sinistra è invece presente un incavo dove inserire una tesserina con il moltiplicando appropriato (da 1 a 10) mentre a destra è presente un incavo per il gettone rosso che fa da moltiplicatore, ovvero indica quante il moltiplicando va ripetuto.
- la catena dei 100, che aiuta a esercitarsi con il sistema decimale: qui sono presenti 10 catene che rappresentano i numeri da 1 a 10. Ogni catena contiene il proprio numero al quadrato, quindi quel numero ripetuto per sé stesso.
- il decanomio: si tratta della tavola pitagorica in cui ad ogni intersezione dei numeri è presente il risultato della tabellina corrispondente, visivamente distinta da un colore particolare.
5) Il metodo asiatico
In molti Paesi asiatici la tavola pitagorica per imparare le tabelline viene semplificata, in modo che i bambini debbano mandare a memoria un numero minore di operazioni; 36 anziché 81. Innanzitutto vengono eliminati lo 0 e l’1, dal momento che ogni numero moltiplicato per 0 è uguale e 0 e ogni numero moltiplicato per 1 risulta uguale a se stesso. In pratica la tavola classica viene privata della metà dei numeri e vengono poi eliminati i calcoli ridondanti semplicemente insegnando la proprietà commutativa che fa sì che 4×8 dia lo stesso risultato di 8×4.
Giochi e metodi divertenti per memorizzare le tabelline
Non è detto che imparare le tabelline debba essere per forza noioso: si possono imparare a memoria queste operazioni anche divertendosi con alcuni semplici giochi!
Filastrocche e canzoncine a tema
Filastrocche e canzoncine sulle tabelline sono un ottimo aiuto alla memorizzazione, basta che il bimbo abbia realmente capito i calcoli matematici che sottendono a queste operazioni. Il ritmo, le parole e le immagini mentali che suscitano saranno un valido sostegno per la memoria.
La tombola delle tabelline
La tombola delle moltiplicazioni è un gioco semplice che può appassionare i nostri bambini a aiutarli a memorizzare le tabelline. Il funzionamento si ispira a quello della tombola tradizionale, ma ad essere estratte saranno le moltiplicazioni; sulle cartelline di ognuno bisognerà invece cercare e segnare il risultato delle operazioni.
Il gioco del memory
Il memory tradizionale consiste nel collocare sul tavolo una serie di carte o di cartoncini coperti e di girarne due alla volta, cercando di memorizzare la loro posizione per formare delle coppie di cartoncini identici. Per personalizzare questo gioco si possono scrivere sui cartoncini le operazioni da memorizzare, ognuna in due copie, per poi giocare a memory con queste speciali tessere.
Ruba bandiera delle tabelline
Volete un gioco più dinamico? Fate posizionare i bambini su due file assegnando loro un numero, poi chi è al centro a coordinare il gioco reggendo la bandiera da rubare dovrà declamare delle operazioni di moltiplicazione. I bambini dovranno calcolare il risultato e, se corrisponde al loro numero, correre a rubare la bandiera.
Un cruciverba speciale
Per coinvolgere il piccolo e farlo divertire, provare a realizzare un cruciverba ad hoc. In che modo? Basta mettere al posto delle definizioni le moltiplicazioni. La soluzione da inserire nello schema sarà il risultato dell’operazione.
Via libera ai giochi
Tutti i bimbi sono animati da un senso di competizione più o meno forte. Ecco perché un’altra buona strategia consiste nell’organizzare piccole gare fra fratelli o fra cugini. Per esempio, si può stabilire che il primo a rispondere in modo esatto alla moltiplicazione proposta dai genitori vince un punto e chi arriva ai dieci punti ottiene un premio.
Usare i colori
Gli esperti suggeriscono di preparare, per ogni tabellina, una scheda divisa in due parti: cinque numeri vanno messi sulla colonna di destra e cinque su quella di sinistra. Inoltre, ciascuna scheda va colorata con un colore diverso. Si tratta di semplici espedienti che sembrano facilitare la memorizzazione.
Grazie ad app e siti web
Internet può essere una valida risorsa per i nostri bambini. Esistono app e siti web di ogni genere e quelli per imparare le tabelline non mancano di sicuro. Basterà trovare quella più adatta per i nostri bambini e lasciare che si esercitino!
Esercizi su WordWall per imparare le tabelline
La piattaforma web WordWall è davvero ricco di risorse didattiche interattive e di contenuti in diverse lingue che si possono condividere oppure scaricare. Si tratta di contenuti che possono essere utilizzati liberamente anche con la versione free della piattaforma e che possono rivelarsi un valido sostegno per insegnare le tabelline ai bambini (ma non solo). In questo caso i giochi sono molti e tutti da provare: si va da una ruota da girare per selezionare un’operazione e decidere se il risultato è corretto oppure sbagliato ad un inseguimento nel labirinto a colpi di tabelline, o ancora il gioco “colpisci la talpa” in versione matematica, ovviamente a tema tabelline. Quali saranno i preferiti dei vostri bambini?
Foto di copertina di Sarah Dietz da Pexels
Fonti / Bibliografia
- Tabelline - Risorse didatticheTabelline da 1 a 10 - 2 - TABELLINE EXPRESS - OPERAZIONI - Tabelline di Gilda e Giusi - Le tabelline QUIZ- MAESTRA MARIKA - Tabelline 2b - TABELLINE