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Forse non sempre lo stress è negativo: secondo l’equipe di Mathias Schmidt del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco, in Germania, le difficoltà incontrate nell’infanzia potrebbero aiutare a maturare un senso di adattamento, rendendoli in grado di affrontare meglio le avversità. I risultati di questa ricerca sono stati presentati al Forum Europeo di Neuroscienze (FENS Forum) a Milano.
Lo stress non è sempre un male
Molti studi hanno mostrato che lo stress nei bambini generalmente è correlato con l’aumento del rischio di insorgenza di disturbi di carattere psichiatrico, come la depressione. In realtà, non tutti poi sviluppano disturbi dell’umore; alcuni diventano, invece, più resistenti allo stress della media. Quindi si devono prendere in considerazione anche altri fattori.
I fattori genetici…
Alcuni esperimenti con i topi hanno permesso di vedere come gli effetti a lungo termine dello stress possano agire lungo il corso di una vita. Dai dati emersi dallo screening comportamentale e dagli esami molecolari è risultato che i topi con alcuni fattori genetici particolari si sono adattati in maniera migliore agli eventi stressanti da adulti, beneficiando di una capacità di recupero maggiore in età avanzata. I più colpiti dallo stress, invece, erano i topi geneticamente meno predisposti all’adattamento.
… E non solo
I risultati indicano che ambienti ed esperienze stressanti in età precoce condizionano la salute emotiva e cognitiva in età adulta, ma molti di questi effetti sono influenzati dai geni. I risultati individuali dipendono, quindi, da predisposizione genetica, l’intensità e l’ampiezza dell’esposizione durante l’infanzia, e dalle condizioni ambientali in età adulta.