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I bambini che nascono in autunno hanno più probabilità di altri di soffrire di asma bronchiale, una malattia molto diffusa caratterizzata dall’infiammazione dei bronchi. È quanto sostiene uno studio condotto da Wei-Pin Chang dell’università Yuanpei presso Hsinchu a Taiwan e pubblicato sulla rivista PLoS One.
Lo studio su oltre 104mila bambini
Lo studio sull’asma dei bimbi “autunnali” ha visto l’équipe condotta da Wei-Pin Chang dell’università Yuanpei analizzare dati su 104.455 bambini e ragazzi tra 7 e 15 anni che si erano recati in ospedale almeno una volta per diverse malattie, come asma bronchiale, dermatite atopica, rinite allergica. Gli esperti hanno incrociato i dati relativi al giorno di nascita dei bimbi con quelli diagnostici ed ecco quello che è emerso. Mentre ben il 10,59% dei bimbi nati in ottobre è risultato asmatico, l’asma bronchiale ha riguardato solamente il 7,21% di quelli nati a maggio. Complessivamentel la percentuale di bimbi asmatici è risultata più alta del 13% per i nati in autunno rispetto a quelli nati nelle altre stagioni. Secondo gli scienziati, la maggiore suscettibilità dei bimbi nati in autunno ad ammalarsi di asma potrebbe essere collegata al fatto che i piccoli vivono la stagione fredda nei primissimi mesi di vita, e il freddo è associato a maggiore attività delle cellule epiteliali delle vie respiratorie e maggiore incidenza di infezioni respiratorie.
bronchite asmatica o asma?
A differenza dell’asma, gli episodi di bronchite asmatica non sono strettamente associati all’allergia e tendono a diminuire in età scolare. E quindi si preferisce definire con il termine bronchite asmatica la malattia caratterizzata da episodi di tosse ricorrente e difficoltà di respiro nei primi anni di vita. Questi episodi sono maggiormente associati a fattori legati alla nascita (per esempio iperreattività e/o minore calibro delle vie aeree) o ambientali (infezioni virali ed esposizione al fumo di sigaretta).