Gioca a calcio? Avrà le ossa più forti!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/09/2017 Aggiornato il 04/09/2017

È provato: se tuo figlio gioca a calcio e in generale con il pallone per almeno un anno le sue ossa ne risentono positivamente. Ecco perché

Gioca a calcio? Avrà le ossa più forti!

Che lo sport sia un alleato della salute dello scheletro non è certo una novità. Fino a oggi, però, si pensava che tutte le attività fisiche fossero benefiche più o meno allo stesso modo. Un recente studio, invece, ha rivelato che esisterebbe uno sport migliore di altri da questo punto di vista: il calcio o comunque il gioco con il pallone. Perlomeno nei bambini e nei ragazzi. Quindi… se gioca a calcio, lascialo fare.

Una ricerca su oltre 100 ragazzi

La ricerca secondo cui gli esercizi e i movimenti migliori per rafforzare le ossa dei ragazzini sono quelli previsti dal gioco del calcio è stata condotta da un team di ricercatori britannici, dell’Università di Exeter, ed è stata pubblicata sul Journal of Bone and Mineral Research. Ha coinvolto 116 bambini di età compresa fra i 12 e i 14 anni ed è durata alcuni mesi. Tutti sono stati invitati a rispondere a dei questionari sulle attività svolte e sul loro stile di vita. Inoltre, sono stati sottoposti a una serie di indagini volte a valutare la densità ossea (ossia la concentrazione di minerali nello scheletro) e l’accrescimento osseo, come la radiografia del collo del femore. Lo scopo era capire se praticare uno sport di un certo tipo possa essere benefico per lo scheletro in un momento delicato come è quello dell’infanzia e dell’adolescenza, quando il sistema muscolo-scheletro è soggetto a una grande sollecitazione.

Un anno di calcio irrobustisce lo scheletro

Dall’analisi dei risultati, è emerso che il miglior amico dello scheletro è il pallone. Infatti, si è visto che il bambino e il ragazzo che giocava a calcio o comunque a pallone da almeno un anno ha ossa più in salute dei loro coetanei che praticano altre attività fisiche o che non ne pratica affatto. In effetti, i movimenti previsti da questo sport sottopongono le ossa a una sollecitazione positiva, irrobustendole e favorendone la crescita.

 

 
 
 

Da sapere

UN CONSIGLIO
Se il proprio figlio non ama né il calcio né il pallone non bisogna temere: può praticare tranquillamente altri sport, purché svolga anche esercizi come il sollevamento di pesi. In questo modo, scheletro e ossa si irrobustiscono.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti