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Ogni anno, circa una persona ogni 1.000 è vittima di una morte improvvisa. In molti casi, questo evento tragico potrebbe essere prevenuto, e dunque evitato, anche grazie alla collaborazione della scuola con un semplice elettrocardiogramma. La conferma arriva da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani, del Maria Cecilia Hospital di Cotignola, pubblicato sulla rivista Circulation.
Studiati oltre 2 mila malati di cuore
La ricerca ha riguardato oltre 2 mila persone affette dalla sindrome di Wolff-Pakinson-White, una delle cause della morte cardiaca improvvisa. Si tratta di una patologia in cui gli impulsi elettrici che permettono al cuore di contrarsi vengono condotti in modo alterato. Questo difetto minimo della conduzione elettrica può compromettere in modo irreversibile la funzione del cuore. In alcuni casi può provocare tachicardia, mentre in altri è del tutto asintomatica. I partecipanti sono stati seguiti per otto anni, durante i quali sono stati sottoposti a diversi controlli e cure.
Servirebbe uno screening di massa
Gli autori hanno dimostrato che anche le persone che presentano una forma silente della sindrome di Wolff-Pakinson-White sono a rischio di morte improvvisa. Ecco perché è importante promuovere uno screening fra la popolazione: questa malattia, infatti, anche se asintomatica può essere diagnosticata con un semplice elettrocardiogramma. Al momento, il numero delle persone che vengono sottoposte a controlli è ancora basso. Invece, dovrebbe essere il contrario. “Questa è una malattia che fortunatamente può essere rilevata con un elettrocardiogramma. Salvare delle vite da morte improvvisa in questo caso è semplice. Per questa ragione auspichiamo che le istituzioni attivino programmi di screening già a partire dalla scuola. L’Italia in questo, a differenza di quanto si possa credere, è avanti ma molto rimane ancora da fare” ha affermato Carlo Pappone, coordinatore dello studio.
Un’operazione salvavita
Riconoscere la malattia già a scuola o, comunque, quando non ha ancora causato gravi conseguenze significa molte volte salvare una vita. Se serve, anche intervenendo chirurgicamente. Fino a oggi, le persone asintomatiche venivano semplicemente tenute sotto controllo, ma le cose sono destinate a cambiare in futuro. “Oggi, grazie al nostro studio, abbiamo dimostrato per la prima volta al mondo che chi è affetto da sindrome di Wolff-Pakinson-White, anche in assenza di sintomi, è a rischio di aritmie letali. Ecco perché è consigliato intervenire chirurgicamente anche in queste persone” hanno spiegato gli autori.