I dolori della crescita corrispondono a un disturbo del tutto innocuo e molto frequente tra i bambini in età scolare (sembrano colpirne circa il 10-20 per cento), in particolare tra i 5 e i 7 anni di età. Le cause che li determinano in realtà non sono ancora del tutto chiare anche se, di solito, si tende ad attribuirli alla velocità del ritmo di crescita articolare caratteristico di questa fase dello sviluppo: esso determinerebbe lo stiramento della membrana che riveste l’osso (il periostio) producendo una sensazione di dolore in particolare in corrispondenza degli arti inferiori.
Più precisamente si tratta di dolori di tipo muscolare, simili ai campi che interessano quasi esclusivamente gli arti inferiori (solo molto di rado possono estendersi anche alla braccia) e in particolare le cosce (in profondità), i polpacci e i piedi. Spesso il bimbo li percepisce senza una localizzazione definita e più generalmente lamenta “male alle gambe”.
In alcuni casi questo genere di dolore viene determinato da un’eccesso di attività fisica, una circostanza abbastanza comune nei bambini di 5-6 anni: a quest’età infatti sono dotati di una carica apparentemente inesauribile di energia che solo correndo, saltando e stando sempre in movimento sembra riuscire a ridursi un po’ al termine della giornata.
È possibile che durante le ore serali e notturne, tutto questo sforzo fisico provochi dolore in corrispondenza delle gambe: ciò dipende dal fatto che i muscoli, quando lavorano, producono l’acido lattico, una sostanza che ha bisogno di qualche ora prima di venire smaltita. Durante tale processo di eliminazione la sensazione di indolenzimento muscolare è del tutto naturale e, laddove l’acido lattico risulti particolarmente abbondante, anche i crampi. Ciò vale anche per i bambini che hanno appena cominciato a praticare una disciplina sportiva: nel corso delle prime settimane, fase in cui i muscoli devono abituarsi a questa nuova attività, i dolori muscolari si evidenziano con particolare intensità dopo gli allenamenti. Nel caso dovessero persistere per qualche mese, invece, è consigliabile consultare il pediatra per accertarsi che la disciplina sportiva scelta sia effettivamente adatta alle caratteristiche fisiche del bambino.
È importante, però, non confondere i dolori della crescita con l’indolenzimento muscolare che si prova quando è in corso un’infezione sia di origine virale (come una banale influenza) sia batterica (per esempio una tonsillite o una bronchite). In questo caso i dolori alle gambe si accompagnano ad altre manifestazioni quali stanchezza e svogliatezza, mancanza di appetito, mal di testa, mal di gola (soprattutto in caso di infezioni batteriche), febbre (pur se la temperatura sale in genere con qualche ora di ritardo rispetto agli altri sintomi). Una volta consultato il pediatra, il bambino verrà sottoposto alle cure più indicate a seconda del tipo di disturbo.
i segnali da osservare
I dolori della crescita, di solito, presentano determinate caratteristiche. Ecco le più comuni:
- sono intermittenti;
- risultano bilaterali (cioè interessano entrambe le gambe);
- compaiono nelle ore notturne (per lo più nella fase di addormentamento ma a volte anche provocando il risveglio del bambino);
- durano da una decina di minuti a qualche ora;
- non producono gonfiore o arrossamento o alcuna particolare alterazione;
- la loro intensità risulta piuttosto elevata infatti spesso i bambini piangono per il male che provano.
Fonti / Bibliografia
- Ossa lungheLe ossa sono segmenti di varia forma, densità e dimensioni, sono costituite da tessuto osseo: un tessuto connettivo di sostegno, fortemente mineralizz