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Fino a qualche decennio fa era considerata una malattia poco frequente. Oggi, invece, il diabete di tipo 1 è sempre più diffuso, probabilmente anche perché sono aumentate le conoscenze in proposito e di conseguenza anche le diagnosi. Secondo i dati dell’International Diabetes Federation (IDF), riguarda 497.100 bambini e ragazzi di età inferiore ai 15 anni. E il tasso di crescita annuo è del 3%.
Una malattia cronica
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da un aumento del livello degli zuccheri nel sangue, detto glicemia, e da alterazioni del metabolismo (insieme delle reazioni chimiche che, tra le altre cose, trasformano il cibo in energia). La glicemia viene regolata da una serie di sostanze, in particolare dall’insulina. Si tratta di un ormone prodotto dal pancreas, soprattutto dalle cellule ß, che permette allo zucchero di entrare nelle cellule per nutrirle.
Il diabete tipo 1
Si parla di diabete giovanile, detto anche mellito o di tipo 1, quando il pancreas non è più in grado di produrre insulina (a causa di una distruzione totale delle cellule ß). Di conseguenza lo zucchero non riesce a passare nelle cellule e quindi ristagna nel sangue in quantità abnorme (iperglicemia).
Attenzione a questi 3 segnali
Il diabete di tipo 1 si manifesta di solito prima della pubertà, fra gli 8 e i 12 anni. Negli ultimi anni però si sta assistendo a comparse sempre più precoci, anche in bambini molto piccoli, di uno-due anni. I campanelli di allarme che fanno sospettare questa malattia sono essenzialmente tre: il bambino perde peso senza una causa apparente, ha sempre molta sete e urina molto.
Una malattia “scomoda”
Il diabete incide moltissimo sulla vita di un bambino, ancor più che su quella di un adulto. Infatti, quando si è piccoli non è facile accettare le restrizioni e le regole che questa malattia comporta. Chi ne è affetto deve imparare a mangiare in modo corretto, a controllare il livello di glucosio nel sangue, a conoscere le risposte del proprio corpo, a regolare l’attività fisica in relazione a una serie di parametri. Inoltre, deve accettare il fatto che sono necessarie iniezioni costanti di insulina. Tutto questo ha un forte impatto sulla vita sociale, le amicizie, il rendimento scolastico.
Nuovi farmaci più pratici
Tuttavia, gli ostacoli tecnici si possono facilmente superare con un po’ di organizzazione e grazie ai nuovi farmaci. Uno dei medicinali più innovativi è l’insulina degludec ad assunzione giornaliera, che offre una durata d’azione oltre le 42 ore. Di conseguenza, permette una maggiore flessibilità nell’orario di assunzione. Un recente studio presentato nel corso del congresso dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD), condotto su 350 pazienti da 1 a 17 anni con diabete di tipo 1, ne ha dimostrato l’efficacia.