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Bambini con diabete a scuola: ci sono novità. Il Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) e il Ministero della salute hanno diramato un documento congiunto nelle scuole relativo alla somministrazione dei farmaci e la gestione delle emergenze correlate a questa malattia.
Non solo per il diabete
Si tratta di un prontuario per gli insegnanti: richiede che gli interventi previsti per i piccoli affetti da diabete (ma l’indicazione vale anche per altre patologie croniche come asma, allergie ed epilessia) vengano eseguiti direttamente dal personale scolastico opportunamente formato, anziché dall’Asl di competenza.
Tante misure
I bambini diabetici necessitano di particolari attenzioni quando si trovano a scuola: controlli della glicemia, somministrazione di insulina, dieta specifica, attività fisica. Le difficoltà da affrontare sono anche di tipo psicologico, con sentimenti di diversità e condizioni di esclusione. Mentre la terapia insulinica ha come obiettivo quello di ristabilire l’equilibrio glicemico, l’educazione alla gestione autonoma del diabete da parte delle famiglie dei bambini si pone, invece, lo scopo di migliorare la qualità di vita. Nel documento viene descritto in modo dettagliato il processo che dovrebbe essere attivato nel momento in cui un bambino con diabete giunge a scuola o, se già la frequenta, quando viene diagnosticata la malattia.
Che cosa fare in caso di emergenza
È frequente, per esempio, che durante la terapia si verifichi l’ipoglicemia, cioè la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue al di sotto dei valori di normalità, associata o meno a sintomi caratteristici, perché il piccolo malato non ha seguito correttamente le indicazioni del medico. Occorre che sia il bambino sia le persone che lo circondano siano pronti ad affrontare questa emergenza. Il vademecum elenca le raccomandazioni per la gestione dei bambini con diabete a scuola, sia nelle situazioni ordinarie sia in quelle di emergenza, definendo in ambedue i casi i soggetti coinvolti e i relativi compiti (chi fa che cosa).
Corsi di formazione
Secondo la Federazione nazionale diabete giovanile, l’iniziativa, seppur positive nelle intenzioni, presenta delle lacune. Accolta con interesse l’idea di organizzare corsi di formazione per il personale scolastico volontario, l’associazione richiama però la necessità di individuare le figure del servizio sanitario territoriale in grado di assumere la gestione dei bambini con diabete a scuola.