Diabete mellito: sì allo sport per i bambini e i ragazzi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/07/2015 Aggiornato il 20/07/2015

I giovani con il diabete di tipo 1 dovrebbero fare sport per aver benefici sia psicologici sia sulla gestione della malattia

Diabete mellito: sì allo sport per i bambini e i ragazzi

Che l’attività fisica sia un toccasana sotto molto punti di vista non è certo una novità. Ma ora arriva il via libera anche in situazioni un tempo considerate critiche. Gli esperti dicono sì allo sport, ovviamente con le dovute cautele e raccomandazioni, anche per i ragazzi affetti da diabete di tipo 1, la forma cosiddetta giovanile. Se un tempo, in caso di diabete di tipo 1, tendevano a sconsigliare gli sforzi fisici eccessivi, suggerendo se non proprio la sedentarietà quasi, oggi le linee guida dettate dagli esperti in materia vanno nella direzione opposta. Lo sport fa bene da tanti punti di vista e dovrebbe diventare parte integrante delle abitudini di vita dei giovani diabetici.

Vantaggi psicologici

Per i ragazzi con il diabete di tipo 1, praticare regolarmente uno sport, meglio se aerobico e che non richieda sessioni di allenamento troppo impegnative o prolungate, significa garantirsi una serie di benefici da non sottovalutare. Innanzitutto, a livello psicologico: perché l’attività fisica permette di scaricare stress e tensioni, di ricaricarsi di nuove energie e di occupare il tempo libero in modo costruttivo.

… e di salute

Anche dal punto di vista della salute e della gestione di questa malattia cronica i vantaggi sono molti: lo sport migliora il compenso glico-metabolico, così come la sensibilità dei tessuti dell’organismo all’insulina.

Qualche cautela

Secondo le linee guida dettate in materia dall’American Diabetes Association (ADA), lo sport fa bene ai giovani diabetici, ma andrebbe praticato seguendo alcune direttive e non dimenticando alcune cautele. In particolare, tra le attività fisiche consigliate ci sono: il nuoto, la ginnastica, la marcia, il podismo, il ciclismo, lo sci di fondo, la canoa e la danza. «Sono consigliate discipline, come la ginnastica artistica, che sfruttano l’elasticità della muscolatura e che consentono ripetute pause tra uno sforzo intenso e l’altro» conferma Luca Chiovato, responsabile della Medicina Interna e Endocrinologia dell’IRCCS Fondazione Maugeri di Pavia. Al contrario, sono da sconsigliare: gli sport di combattimento, il sollevamento pesi, gli sport aerobici di lunga durata e la vela in solitario. Il tutto con alcune raccomandazioni anche in merito alla durata delle sessioni di allenamento, che non dovrebbero superare i 30-60 minuti tre o quattro volte nell’arco di una settimana.

 

 

 
 
 

In breve

QUANDO E COME ALLENARSI

Tra le precauzioni consigliate ai giovani con diabete di tipo 1 che scelgono di praticare un’attività fisica c’è il monitoraggio glicemico prima, durante e dopo l’allenamento. Inoltre, sarebbe bene evitare lo sport in alcuni momenti della giornata, come nella fase post prandiale, cioè dopo mangiato, quando, dicono gli esperti, il livello di insulinizzazione è massima e il rischio di iperglicemia anche.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti