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Che l’attività fisica sia un toccasana sotto molto punti di vista non è certo una novità. Ma ora arriva il via libera anche in situazioni un tempo considerate critiche. Gli esperti dicono sì allo sport, ovviamente con le dovute cautele e raccomandazioni, anche per i ragazzi affetti da diabete di tipo 1, la forma cosiddetta giovanile. Se un tempo, in caso di diabete di tipo 1, tendevano a sconsigliare gli sforzi fisici eccessivi, suggerendo se non proprio la sedentarietà quasi, oggi le linee guida dettate dagli esperti in materia vanno nella direzione opposta. Lo sport fa bene da tanti punti di vista e dovrebbe diventare parte integrante delle abitudini di vita dei giovani diabetici.
Vantaggi psicologici
Per i ragazzi con il diabete di tipo 1, praticare regolarmente uno sport, meglio se aerobico e che non richieda sessioni di allenamento troppo impegnative o prolungate, significa garantirsi una serie di benefici da non sottovalutare. Innanzitutto, a livello psicologico: perché l’attività fisica permette di scaricare stress e tensioni, di ricaricarsi di nuove energie e di occupare il tempo libero in modo costruttivo.
… e di salute
Anche dal punto di vista della salute e della gestione di questa malattia cronica i vantaggi sono molti: lo sport migliora il compenso glico-metabolico, così come la sensibilità dei tessuti dell’organismo all’insulina.
Qualche cautela
Secondo le linee guida dettate in materia dall’American Diabetes Association (ADA), lo sport fa bene ai giovani diabetici, ma andrebbe praticato seguendo alcune direttive e non dimenticando alcune cautele. In particolare, tra le attività fisiche consigliate ci sono: il nuoto, la ginnastica, la marcia, il podismo, il ciclismo, lo sci di fondo, la canoa e la danza. «Sono consigliate discipline, come la ginnastica artistica, che sfruttano l’elasticità della muscolatura e che consentono ripetute pause tra uno sforzo intenso e l’altro» conferma Luca Chiovato, responsabile della Medicina Interna e Endocrinologia dell’IRCCS Fondazione Maugeri di Pavia. Al contrario, sono da sconsigliare: gli sport di combattimento, il sollevamento pesi, gli sport aerobici di lunga durata e la vela in solitario. Il tutto con alcune raccomandazioni anche in merito alla durata delle sessioni di allenamento, che non dovrebbero superare i 30-60 minuti tre o quattro volte nell’arco di una settimana.