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Le cellule staminali modificate per diventare cellule del pancreas potrebbero essere la chiave per sconfiggere il diabete di tipo 1 e porre fine alla necessità delle iniezioni di insulina per milioni di persone.
Colpisce soprattutto i bambini
Con diabete di tipo uno o diabete giovanile si intende la forma che porta alla distruzione delle cellule del pancreas specializzate nelle produzione di insulina, l’ormone che controlla il livello di zuccheri nel sangue. Al mondo, 1 paziente diabetico su 10 ha il diabete di tipo 1 e la maggior parte sono bambini. In Italia è la Sardegna l’area più colpita dalla malattia.
Sperimentazione a livello avanzato
Per la prima volta al mondo i ricercatori di Harvard sono riusciti a creare cellule beta mature a partire da staminali embrionali in quantità e a uno stadio utili per il trapianto. Lo studio di Cambridge rivela che le cellule staminali embrionali possono subire dei cambiamenti in laboratorio e divenire delle cellule beta, che possono essere fatte arrivare al pancreas, in modo da riuscire a fabbricare una quantità tale di insulina da controllare gli zuccheri presenti del sangue. La sperimentazione, i cui risultati sono stati pubblicati su Cell, è già ad un livello avanzato: introdotte nei topi queste cellule rigenerate sono rimaste funzionali per molti mesi. Le cellule sono state sperimentate anche nei primati e sono a un passo dal test pre-clinico sui pazienti, ha spiegato Doug Melton, a capo dell’équipe di ricerca, che ha due figli colpiti dalla patologia.
Impedire il meccanismo auto-immune
Il limite da superare ora è quello della stabilità. Il diabete di tipo 1 è, infatti, una malattia con un meccanismo auto-immune e una probabile origine genetica: le cellule beta vengono aggredite e distrutte da anticorpi che si attivano erroneamente contro una parte dell’organismo. Melton sta collaborando con altre università quali il MIT e la Columbia University proprio per superare il problema, impedire cioè al sistema immunitario di aggredire le nuove cellule beta.