Cortisolo alle stelle nei bambini obesi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/02/2014 Aggiornato il 28/02/2014

I bambini obesi hanno livelli dell’ormone dello stress (cortisolo) più elevati dei coetanei di peso normale 

Cortisolo alle stelle nei bambini obesi

I bambini obesi hanno livelli dell’ormone dello stress – il cortisolo – più elevati rispetto ai coetanei di peso normale. È quando è emerso da un nuovo studio, condotto da Erica van den Akker dell’Erasmus MC-Sophia Children’s Hospital di Rotterdam e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, attraverso l’analisi delle concentrazioni degli ormoni dello stress nei capelli dei piccoli partecipanti, tutti dagli otto ai dodici anni.

Che cos’è il cortisolo

Il corpo umano produce normalmente cortisolo, il cui picco nel sangue, però, aumenta quando una persona sperimenta una situazione di stress. In situazioni di stress prolungato si può anche arrivare a un accumulo di cortisolo che, nel tempo, può causare seri problemi di salute.

Bambini obesi più stressati

Lo studio olandese è importante perché ha dimostrato per la prima volta che i bambini obesi hanno livelli cronicamente elevati di cortisolo rispetto ai bambini di peso normale.

Lo studio sui capelli di 40 bambini

L’indagine ha coinvolto un gruppo di venti bambini obesi e altrettanti normopeso tra gli 8 e i 12 anni, cui è stato rilevata la concentrazione di cortisolo nei capelli, in quanto è stato dimostrato che i capelli riflettono l’esposizione al cortisolo nel lungo termine e quindi vengono usati come biomarcatore per lo stress. È risultato che i bambini obesi avevano concentrazioni medie di cortisolo di 25 pg/mg contro la concentrazione media di 17 pg/mg dei coetanei non obesi.  “Siamo stati davvero sorpresi nel constatare che i bambini obesi, già a otto anni, mostrano livelli molto più elevati di cortisolo dei loro coetanei” ha spiegato l’autrice della ricerca, Erica van den Akker. “Si tratta di un’esposizione allo stress di lungo termine, ossia protratta nel tempo”.

Servono ulteriori ricerche

“Non sappiamo se i bambini obesi in realtà sperimentino uno stress psicologico maggiore o se il loro organismo gestisce il cortisolo in modo diverso. Rispondere a queste domande-chiave migliorerà la nostra comprensione dell’obesità infantile e potrà cambiare il modo in cui la trattiamo” ha dichiarato Erica van den Akker. “Sarà necessaria una nuova ricerca per stabilire la causa di questo fenomeno”.

In breve

EMERGENZA OBESITA’

L’obesità in generale e quella infantile in particolare è considerata ormai un’emergenza sanitaria. Non si tratta, infatti, solo di una questione estetica, ma anche – e soprattutto – di salute, in quanto l’aumento eccessivo di peso rappresenta un fattore di rischio per molte malattie a carico del cuore, della circolazione e del metabolismo.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti