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Alzi la mano quel genitore che non si è mai seduto accanto al figlio mentre svolgeva i compiti a casa e non l’ha mai aiutato! Durante la carriera scolastica dei propri figli, sono davvero pochi i papà e le mamme che restano a guardare e non si propongono di sostenerli laddove mostrano delle difficoltà. Eppure, quello che la maggior parte considera un gesto benefico o quantomeno innocuo, in realtà, potrebbe essere dannoso. Questa perlomeno è la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un gruppo di esperti finlandesi, della Università della Finlandia orientale e di quella di Jyväskylä.
Bambini della scuola primaria
La ricerca ha coinvolto un gruppo di bambini della scuola primaria. Gli autori hanno chiesto agli alunni e ai genitori di compilare dei questionari sulle modalità abituali di svolgimento dei compiti a casa e li hanno anche osservati direttamente. Lo scopo era capire se e come i bambini venissero abituati dai genitori a fare i compiti a casa e se questo avesse un’influenza positiva o negativa.
Sbagliato anticiparli
Dall’analisi dei risultati è emerso che aiutare i bambini a fare i compiti a casa è decisamente controproducente. Infatti, nella casistica considerata si è visto che più le mamme lasciavano lavorare i figli in autonomia e più questi si impegnavano e diventavano tenaci per raggiungere il risultato. “Una possibile spiegazione è legata al fatto che quando la madre dà al bambino l’opportunità di fare i compiti a casa autonomamente, la mamma invia anche un messaggio a dimostrazione che crede nelle sue capacità” hanno spiegato gli autori.
Presenti ma non troppo
In effetti, anticipare i bisogni dei figli e stare loro accanto in maniera eccessiva non è mai un bene. Un conto è cercare di sovrastarli, un altro è sostenerli con equilibrio. L’ideale è che mamma e papà si facciano un po’ da parte, lasciando spazio al bambino, permettendogli di esprimersi e sperimentarsi ma, su richiesta esplicita e in presenza di difficoltà indicate dall’insegnante, non neghino una mano.