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La pubertà precoce è in aumento a causa del lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19. Secondo un recente studio condotto dall’Unità di Endocrinologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è più che raddoppiato il numero delle bambine in cui i primi segni dello sviluppo sessuale compaiono precocemente, fin dalla terza elementare. La responsabilità sarebbe delle misure restrittive straordinarie attuate durante il rigido lockdown nazionale dei primi mesi del 2020, tra cui la chiusura delle scuole, l’interruzione delle attività sportive e la sospensione di moltissime attività produttive. Ecco come bloccare la pubertà precoce.
Dalla ricerca – diretta da Marco Cappa, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia del Bambino Gesù e pubblicata sull’Italian Journal of Pediatrics – emerge che tra marzo e settembre 2020 si sono rivolti all’ospedale pediatrico per sospetta pubertà precoce 246 bambini, ovvero più del doppio rispetto ai 118 dello stesso periodo del 2019 (aumento del 108%).
I dati mostrano come la questione dello sviluppo puberale precoce a causa delle misure restrittive poste in essere contro il Covid-19 sia una questione soprattutto femminile: mentre sono, infatti, stati registrati 215 casi di pubertà precoce nel 2020 contro 87 casi nel 2019 tra le bambine, nei maschi il fenomeno è molto più contenuto, con 9 casi di pubertà precoce registrati nel 2020 contro i 6 del 2019.
Cosa provoca le pubertà precoce?
La colpa di tutto ciò sarebbe imputabile ai drastici cambiamenti di vita attuati nel tentativo di contenere il propagarsi del virus Sars-Cov-2, in modo più ferreo durante il lockdown, ma anche nei mesi successivi, tra cui l’imponente ricorso alla didattica a distanza, l’estrema difficoltà e in alcuni casi l’impossibilità di praticare sport e le forti limitazioni alla normale vita sociale.
In ogni caso i dati raccolti, precisano gli autori dello studio, sono preliminari e non è ancora possibile stabilire quali siano le reali cause di questo fenomeno. Per individuarle, andranno condotte ulteriori indagini su un numero di bambini più ampio ed è già in fase di sviluppo uno studio multicentrico italiano che coinvolge diversi centri pediatrici mirato a far chiarezza su quali possano essere i fattori responsabili dell’incremento dei casi di pubertà precoce osservati durante e a ridosso del lockdown nazionale, e come eventualmente questi fattori interagiscono tra loro. Per ora si possono solo formulare delle ipotesi.
Cosa far mangiare ai bambini?
Durante la prima fase del lockdown nazionale sono stati imposti rigidi cambiamenti alla routine quotidiana dei bambini, tra cui la chiusura delle scuole e l’interruzione delle attività sportive, e le famiglie sono state costrette a rimanere in casa salvo particolari e specifici motivi di emergenza. Questa situazione ha portato a maggiori opportunità di assunzione di cibo con conseguente ipernutrizione (è stato il momento in cui in molti si erano cimentati ai fornelli per passare il tempo). L’aumento della quantità di alimenti consumati, assieme a una dieta non equilibrata (è stato anche il momento del ricorso al cibo consolatorio, il “comfort food“, sia per gli adulti sia per i bambini) e alla drastica riduzione del movimento fisico (a causa della didattica a distanza e delle palestre chiuse) hanno favorito l’aumento del peso corporeo che a sua volta, spiegano i ricercatori nel formulare la loro prima ipotesi, potrebbe aver determinato l’aumento dei casi di pubertà precoce, influenzando la produzione degli ormoni che regolano lo sviluppo puberale.
Cosa provoca l’uso eccessivo del cellulare nei bambini?
Una seconda ipotesi riguarda i cambiamenti nell’istruzione con un aumento significativo della didattica a distanza anche nelle scuole primarie che ha poi comportato un maggiore utilizzo di dispositivi elettronici, come cellulare, tablet o personal computer tra i bambini. L’esposizione alla luce emanata dagli schermi di questi dispositivi potrebbe aver comportato nelle bambine una diminuzione della melatonina, ormone il cui livello normalmente inizia ad abbassarsi con l’avvicinarsi della pubertà, innescando modifiche a livello endocrino che possono aver influenzato il precoce inizio dello sviluppo sessuale.
Come capire se un bambino è stressato?
Alcuni fattori – e siamo alla terza ipotesi messa in campo -, poi, hanno contribuito a creare instabilità emotiva nei bambini e ad aumentare ansia e stress, a loro volta in grado di innescare cambiamenti ormonali che, come in una reazione a catena, potrebbero aver contribuito all’incremento dei casi di pubertà precoce registrati. Tra gli elementi che hanno favorito ansia e stress nei giovanissimi ci sono, per esempio, le moltissime regole da rispettare tra cui il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine, la paura di contrarre la malattia, le tante modifiche alla routine quotidiana e, non da ultima, la percezione dei problemi economici e lavorativi che hanno riguardato molte famiglie.
Fonti / Bibliografia
- Pubertà precoce: in Italia raddoppiati i casi nelle bambine durante la pandemia - Ospedale Pediatrico Bambino GesùLo stress causato dall'isolamento e la sedentarietà tra le cause più probabili del fenomeno. Lo studio promosso dal Bambino Gesù insieme ad altri 4 Centri di Endocrinologia pediatrica