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Indubbiamente l’eccesso di colesterolo nel sangue, detto in termini medici ipercolesterolemia, è una problematica soprattutto degli adulti. Eppure non risparmia nemmeno i ragazzini. Infatti, esiste una particolare forma, detta ipercolesterolemia famigliare, che si manifesta in età precoce e che, se non riconosciuta e trattata, può esporre a rischi seri. Per questo l’Associazione dei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare GIP-FH raccomanda di eseguire un test del colesterolo in età precoce, più precisamente fra i quattro e i nove anni.
Che cos’è l’ipercolesterolemia famigliare
L’ipercolesterolemia famigliare o ereditaria è dovuta a una predisposizione ereditaria. In genere, si associa a una serie di mutazioni a carico del gene del recettore (proteina presente sulla superficie delle cellule, in grado di recepire gli stimoli provenienti dall’esterno, modulando la risposta delle cellule stesse) delle Ldl, le lipoproteine “cattive”, che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. È caratterizzata da alti livelli nel sangue di colesterolo totale e di colesterolo Ldl. In alcuni casi, la malattia si manifesta in modo grave fin dall’infanzia, con formazione di placche (dette xantomi) all’interno della pelle e con depositi di colesterolo nella pelle, nei tendini e intorno alla cornea dell’occhio. Inoltre, i valori di colesterolo totale sono compresi tra 300 e 1.200 mg/dL.
Colpiti migliaia di ragazzini
Esiste anche una forma di malattia in cui le manifestazioni sono più lievi, spesso poco evidenti durante l’infanzia. In Italia ben 22mila ragazzi sotto i 14 anni soffrono di questa malattia. È probabile, però, che esistano molti altri casi non diagnosticati: nel nostro Paese infatti la problematica è scarsamente conosciuta, anche perché i centri specializzati sono ancora pochi.
Causa conseguenze serie
L’eccesso di colesterolo su base ereditaria non va trascurato. Infatti, può causare conseguenze molto serie. “L’ipercolesterolemia familiare è una malattia genetica che rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, la più diffusa causa di mortalità in Italia, mentre le cure e la riabilitazione delle persone colpite hanno costi socio sanitari sempre crescenti”, ha spiegato Federico Gelli, della XII Commissione Affari Sociali della Camera. L’apparato cardiocircolatorio corre pericoli seri già a partire dalla giovane età: i primi problemi, infatti, possono manifestarsi tra i 30 e i 40 anni. E, infatti, i casi di infarto precoce prima dei 45 anni sono migliaia.
Un semplice test può salvare la vita
Eppure basterebbe poco per proteggere la propria vita, anche nel lungo periodo. “Per prevenire gli eventi cardiovascolari, basterebbe eseguire a tutti bambini tra i 4 e i 9 anni il dosaggio del colesterolo: in questo modo sarebbe possibile ridurre del 25% in Italia gli eventi cardiovascolari futuri. Si tratterebbe di un’attività a basso costo, ma di grande impatto per la salute dei cittadini” ha spiegato il professor Andrea Bartuli, responsabile dell’Unità operativa complessa di malattie rare e genetica medica dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.