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Fin da quando sono piccolissimi, i nativi digitali sono “bombardati” dalla tecnologia. Fra tv, computer, smartphone e tablet passano gran parte del loro tempo connessi a internet ed esposti ai media. Con una serie di rischi. La conferma arriva dagli esperti dell’American academy of pediatrics (Aap) che hanno pubblicato una guida in proposito per genitori, pediatri e scuole.
Dati allarmanti
Secondo gli esperti americani, l’uso della tecnologia fra i ragazzini è sempre più diffuso. I bambini dagli 8 ai 10 anni dedicano fino a otto ore al giorno a tv, pc e cellulari. E più si cresce più il tempo riservato ai mezzi digitali aumenta. Gli adolescenti spendono anche 11 ore al giorno chattando, navigando, twittando, mandando sms. In media, durante l’infanzia e l’adolescenza, l’esposizione ai media è di 24 ore alla settimana. In Italia la situazione non è molto migliore. La Società italiana pediatria (Sip) rivela che anche i “nostri” adolescenti passano troppo tempo davanti agli schermi, “in media tre-quattro ore al giorno che, sommate alle ore passate seduti a scuola, quelle per i compiti e i pasti, diventano oltre 11 ore passate seduti”.
I consigli per i genitori
La tecnologia non è negativa a priori, ma se è utilizzata in modo eccessivo e senza regole può esporre a una serie di rischi. Infatti, può causare disturbi del comportamento, interferire con le relazioni sociali, abbassare il rendimento scolastico, addirittura creare dipendenza. Ecco perché gli esperti invitano a fare attenzione. Nella guida, i pediatri statunitensi consigliano una serie di strategie semplici ma efficaci. Innanzitutto, è importante che i genitori impongano dei limiti di tempo e soprattutto vietino l’uso dei mezzi digitali durante i pasti e nelle ore serali. In linea di massima, i bambini non dovrebbero usare pc, tv, tablet e cellulari per più di una-due ore al giorno. Sotto i due anni, meglio, non proporli affatto. In secondo luogo, è essenziale che mamma e papà controllino i siti e le chat frequentate dai figli e discutano con loro di contenuti, rischi e vantaggi. Infine, devono dire no alla tv in camera.
Che cosa possono fare i pediatri
Per quanto i pediatri, l’Aap li invita a non sottovalutare questo aspetto. L’ideale è che, durante le normali visite di controllo, chiedano quanto tempo i bambini spendono davanti ai media e se hanno una tv o il computer in camera.