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I bambini che soffrono di autismo tendono a isolarsi e a evitare i contatti con i loro coetanei e con le altre persone. A oggi, non sono ancora state individuate delle modalità realmente efficaci per aiutarli a integrarsi nel gruppo, sebbene esistano dei validi supporti cui ricorrere per migliorare la situazione. In futuro le cose potrebbero migliorare grazie alla compagnia delle piccole cavie di laboratorio. Questo perlomeno è quanto suggerisce un recente studio condotto da un team di ricercatori australiani, dell’University of Queensland, pubblicato sulla rivista scientifica Developmental Psychobiology.
L’esperimento su quasi 100 bambini
La ricerca ha coinvolto 99 bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni. Circa un terzo di loro era affetto da autismo. I partecipanti sono stati divisi in gruppi composti da tre bimbi, uno dei quali era autistico. A turno, i gruppi sono stati invitati a giocare con due cavie da laboratorio, prima di dover leggere in silenzio; di dover leggere ad alta voce agli altri e di giocare con diversi giocattoli. Tutti i piccoli sono stati invitati a indossare dei braccialetti hi-tech in grado di misurare gli impulsi elettrici che scorrono attraverso la pelle. In questo modo, i ricercatori hanno potuto monitorare il loro livello di eccitazione e coinvolgimento durante le varie attività. Lo scopo era capire se il contatto con questi animaletti potesse essere benefico in caso di autismo.
Abbassano l’eccitazione
L’analisi dei risultati ha confermato ciò che gli studiosi ipotizzavano: passare del tempo con le cavie di laboratorio può aiutare i bambini che soffrono di autismo. Infatti, si è scoperto che nei piccoli autistici, i livelli di eccitazione durante le varie attività diminuivano se prima i piccoli avevano la possibilità di stare con gli animaletti. È come se topini e criceti fossero in grado di abbassare il loro livello di stress e ansia, predisponendoli alle attività di gruppo. “Gli animali possono funzionare come “ammortizzatori sociali” per questi bambini, per i quali l’impegno sociale è gravoso da affrontare” hanno affermato gli autori.
Servono nuove conferme
Serviranno nuove ricerche per capire se effettivamente la presenza di cavie da laboratorio in classe può aiutare i bambini con autismo. Sicuramente, c’è da dire che si tratta di un intervento molto semplice, poco costoso e fattibilissimo: provare, dunque, non costerebbe molto, a tutti i livelli.