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Per la prima volta in Italia, è stato studiato il rapporto tra ambiente familiare e sviluppo di disturbi dell’umore in adolescenza. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), ed evidenzia che l’ansia da bambini predispone alla depressione in adolescenza, soprattutto se l’ambiente familiare sottopone i ragazzi a stress continui. Il lavoro, pubblicato sulla rivista internazionale Epidemiology and Psychiatric Sciences e parte del “Programma nazionale di ricerca strategica in età evolutiva”, ha coinvolto 300 ragazzi seguiti per un periodo di 5 anni.
Si altera la produzione di serotonina
Si è notato che bambini ansiosi con un assetto genetico che altera la secrezione di serotonina sviluppano più facilmente una depressione clinica in adolescenza, se vivono situazioni familiari stressanti (lutti, separazioni, traumi, violenze, difficoltà di relazione con i genitori, ecc.). “Una minore funzionalità del sistema della serotonina predispone a una maggiore stabilità di tratti di personalità ansiosi – conferma la dottoressa Maria Nobile, responsabile del team di ricerca – . I bambini con tratti di ansia elevati ed esposti a situazioni familiari stressanti, durante l’adolescenza possono sviluppare una depressione”.
Più a rischio i primi anni di vita
Le stesse situazioni familiari, quando si presentano durante l’adolescenza, non sono più vissute come fattori stressanti e quindi non si associano al disturbo. A questa età inizia ad avere più importanza l’ambiente scolastico, il contesto del quartiere e le amicizie. “Un ambiente sereno ed equilibrato è necessario per proteggere i ragazzi con ansia dalla possibilità di diventare depressi da adulti”, conclude Giampaolo Perna, direttore del Dipartimento di neuroscienze cliniche di Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano (Como), che ha collaborato allo studio.