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Quando si parla di problemi di salute dei bambini, comunemente si pensa a malattie come allergie e mal di testa. Difficilmente si pensa a problemi del cuore. Invece, secondo un’indagine condotta dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, il 5,7% dei bambini ha problemi al cuore. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, si tratta di disturbi di lieve entità.
La ricerca sui bambini si tre scuole
L’indagine è stata svolta nell’ambito di un progetto per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa in tre scuole romane. In pratica, un gruppo di esperti dell’unità di Aritmologia pediatrica del Bambino Gesù della sede di Palidoro ha esaminato 695 piccoli dai 3 ai 10 anni, sottoponendoli a un semplice ecocardiogramma. Ebbene, è emerso che 40 bambini su 695, pari al 5,7% del totale, hanno problemi al cuore.
Emersi anche problemi seri
Nella maggioranza dei casi si tratta di problemi di scarsa entità: 30 bimbi (pari al 4,3% del totale) ha disturbi lievi della conduzione cardiaca o extrasistolia. Solo l’1,4% dei bambini (10) manifesta problemi seri come l’intervallo QT lungo, la pre-eccitazione ventricolare o il pattern di Brugada, un problema che può portare anche a morte improvvisa. Nessuno di questi piccoli aveva mai ricevuto in precedenza una diagnosi di anomalie cardiache e nessuno dei loro genitori sospettava che avessero problemi cardiaci. Riconoscere quanto prima eventuali anomalie cardiache permette di iniziare al più presto trattamenti specifici in grado di evitare conseguenze serie e di compromettere la qualità di vita dei bambini. Per questo, il progetto del Bambino Gesù vuole essere una prima sperimentazione di un modello che possa magari essere esportato in altre realtà.