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Il deficit di attenzione e iperattività (Adhd, Attention deficit hyperactivity disorder) si legge negli occhi del bambino. Dai movimenti degli occhi, infatti, viene un aiuto per la diagnosi della sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione. L’Adhd è una condizione in cui i più piccoli non riescono a stare fermi e nemmeno a concentrarsi su un progetto o su una qualsiasi operazione. Spesso, poi, il bambino con questa sindrome diventa sbadato, impulsivo e, in alcuni casi, anche aggressivo.
Si legge negli occhi
Secondo i ricercatori israeliani dell’Università di Tel Aviv, facendo un accurato monitoraggio dei movimenti involontari degli occhi dei bambini, è possibile fare una diagnosi sicura di Adhd, che è ancora molto spesso confusa con la normale irrequietezza tipica dell’età infantile. Risulta spesso difficile, infatti, distinguere quello che è la vivacità anche molto accentuata nei bambini, ma che rientra nelle manifestazioni normali, e quello che è invece già classificabile come sindrome da iperattività e deficit di attenzione.
Come funziona l’esame
Gli scienziati israeliani hanno verificato come la sindrome sia legata all’impossibilità di fermare i movimenti involontari degli occhi, anche quando sono in assenza di uno stimolo visivo diretto. La misurazione di questi movimenti oculari, poi, oltre che permettere una diagnosi più accurata, consente anche di misurare l’efficacia del farmaco con cui si cura normalmente l’Adhd, il metilfenidato. In genere, infatti, dopo la cura con questa sostanza, si assiste a una drastica riduzione di questi movimenti involontari in assenza di stimoli.
L’efficacia delle cure
L’obiettivo dei ricercatori, ha spiegato Moshe Fried, della facoltà di medicina Sackler dell’Università di Tel Aviv, era quindi duplice: da una parte individuare un criterio di base valido per tutti i casi in cui si volesse determinare se un insieme di sintomi fossero davvero espressione della sindrome Adhd, e, allo stesso tempo, se fosse misurabile l’effetto dei farmaci e in quale modo facessero davvero effetto sui piccoli pazienti. Il test, per di più, stando alle assicurazioni degli scienziati, è facilmente accessibile e ha costi contenuti, visti anche gli indubbi benefici. Infatti capita, purtroppo spesso, che i bambini molto vivaci vengano diagnosticati in maniera sbagliata come affetti da sindrome e “calmati” con dosi di farmaci non necessari e a volte anche dannosi. I risultati dello studio israeliano sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica “Vision Research”.