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Se in passato era molto temuta, oggi la tubercolosi viene sottovalutata da gran parte della popolazione. Si tratta di un errore: questa malattia non è affatto scomparsa, anzi è in aumento, specialmente in alcuni gruppi a rischio. Lo ha ricordato recentemente la fondazione Gimbe, che ha lo scopo di promuovere e realizzare attività di formazione e ricerca in ambito sanitario.
È una malattia infettiva
La tubercolosi o Tbc è una malattia infettiva provocata da un micobatterio, il Bacillo di Koch o Micobacterium tubercolosis. Si manifesta principalmente con tosse secca. Nel 2010, secondo i dati ufficiali, riguardava quasi 8 persone ogni 100mila abitanti. Oggi, però, la sua diffusione è in aumento, specialmente in alcuni gruppi considerati a rischio, come i senzatetto, le classi più disagiate, le persone che provengono da Paesi molto colpiti, i pazienti immunodepressi, i tossicodipendenti. Non solo: in alcune aree metropolitane, la sua incidenza arriva addirittura a quadruplicare. Recentemente, si è visto che i casi sono in aumento anche nelle fasce d’età più basse.
Mancano Linee guida aggiornate
La lotta alla tubercolosi è uno degli obiettivi del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018. Proprio per raggiungerlo, nel documento viene sottolineata l’urgenza di implementare Linee guida aggiornate. Tuttavia, di fatto, l’ultimo aggiornamento delle Linee guida nazionali risale al 2010. “La mancanza di Linee guida aggiornate, in grado di sintetizzare le migliori evidenze scientifiche, rappresenta un ulteriore ostacolo alla gestione ottimale della Tbc: l’uso appropriato dei nuovi test diagnostici (Igra test, Naat), le strategie per migliorare l’aderenza terapeutica e i protocolli di cura per i casi multi-farmaco resistenti oggi sono ben lontani dall’essere promossi in modo uniforme sul territorio nazionale” ha affermato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
Le indicazioni per i medici
Proprio per colmare questa carenza, la fondazione Gimbe ha realizzato una sintesiitaliana delle indicazioni pubblicate a gennaio dall’Istituto britannico per la salute e l’eccellenza sanitaria (Nice). Si tratta, in pratica, di una serie di indicazioni per il controllo della malattia, la diagnosi e la terapia nelle diverse situazioni, per esempio nei bambini molto piccoli.