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Bambini anche molto piccoli che usano smartphone come gli adulti, e persino meglio. Sono i nativi digitali, quelle generazione nate nell’era 2.0, in cui tutto è multimediale e virtuale. Ma è un bene consentire ai piccoli l’utilizzo di tablet per bambini, dispositivi elettronici e app varie? Il pediatra non li boccia ma a determinate condizioni.
Mai sotto i 2 anni
Quando i figli fanno i “capricci”, è ormai comportamento piuttosto comune dar loro tablet per bambini, smartphone e quant’altro pur di tenerli buoni e far cessare pianti e lamenti. Tutto ciò, però, non andrebbe mai fatto sotto i 2 anni di età. Questa l’opinione dei pediatri, nello specifico dell’équipe dell’’American academy of pediatrics (Aap) che si sono riuniti a San Diego in occasione di un congresso nazionale.
Tempo contato e supervisione
Invece, per quanto riguarda l’uso di tablet per bambini e dispositivi elettronici dopo i 2 anni di età, i pediatri dicono sì ma alle giuste regole. Ovvero, con un tempo limite rigido, meno di 1-2 ore al giorno e con la tassativa supervisione del genitori. E, ovviamente, sono stati promossi dai pediatri soltanto giochi, film e app creati appositamente per i più piccoli.
Che cosa ne pensano i pediatri italiani
Anche in Italia, i pediatri concordano con l’opinione, e i limiti, dei colleghi americani. Infatti, i medici della Società italiana di pediatria (Sip) ribadiscono la validità delle recenti linee guida statunitensi relativamente alla fruizione di tablet per bambini e dispositivi tecnologici da parte dei più piccoli. Le ultime opinioni auterovoli e ufficiali, in merito a tecnologia e bambini, risalivano a ben 15 anni fa, ovvero al 1999. Ora, come afferma l’Aap, il panorama di giochi, cartoni animati, app e tecnologia in generale, è talmente ampio e variegato da poter essere considerato anche una risorsa e non solo un pericolo.
Nati touchscreen
Non dimentichiamo, poi, che i nativi digitali sono venuti al mondo con il touchscreen a disposizione ovunque e che, quindi, questo metodo di esplorazione tattile e multimediale è ormai parte integrante dell’esperienza sensoriale base dei bambini. Così, le favole lette dal tablet o i giochi interattivi a sfondo educativo diventano nuovi spunti per la crescita intellettiva ed esperienzale del bambino.
L’importanza del limite
Come afferma Donald Shifrin dell’Aap, negare ai bambini l’accesso alla tecnologia sarebbe assolutamente controproducente e anacronistico. Ma sarebbe comunque ancora peggio, lasciare l’accesso completamente libero e illimitato. Giovanni Corsello, Presidente Sip, ribadisce che la comunità medico-scientifica dei pediatri non ha alcuna intenzione di negare l’uso di tablet e dispositivi multimediali da parte dei bambini sopra i 2 anni e, anzi, di intravederne valide risorse educative compatibili con i metodi più tradizionali di intrattenimento ed educazione dei piccoli