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Praticare sport, specialmente di squadra e in età prescolare, favorirebbe col tempo la concentrazione nello studio e un apprendimento più efficace. Il beneficio sarebbe evidente soprattutto negli anni successivi, una volta che il bambino ha iniziato a frequentare la scuola. Questo è quanto ha scoperto la studiosa Linda Pagani, ricercatrice al Montreal’s Sainte-Justine Children’s Hospital in Canada e professore alla Montreal University’s School of Psychoeducation.
Più di 2.500 i bambini coinvolti
I 2.694 bambini coinvolti, nati in Quebec tra il 1997 e il 1998, sono stati monitorati tramite dei questionari somministrati congiuntamente a insegnanti e genitori. La ricerca, presentata a Chicago, ha voluto rispondere principalmente a due domande:
1) la partecipazione in attività extracurricolari in età prescolare può influire sulla disciplina dei bambini durante la prima scolarizzazione?
2) l’autodisciplina acquisita negli anni della scuola materna potrà condizionare la partecipazione alle attività sportive?
Nello specifico, sono quattro i parametri utilizzati per valutare il livello di autodisciplina: la partecipazione in classe, l’aggressività fisica, l’impulsività e infine il grado di stress emotivo.
I benefici trasversali dello sport
Lo studio, pubblicato sull’American Journal Health Promotion, ha dimostrato che i bambini, grazie al coinvolgimento negli sport durante la prima infanzia, al termine della scuola primaria (all’età di circa 10 anni) presentavano maggior autocontrollo e capacità di concentrazione, soprattutto in ambito scolastico. Inoltre, la ricerca ha documentato che i benefici non si limitavano solo al rendimento nello studio, ma si riflettevano anche nella sfera emotiva, specialmente nella gestione del rapporto con i coetanei, nella predisposizione a rispettare le regole e a onorare le piccole responsabilità.