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È stato il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, a rivelare l’esistenza di una vita sessuale infantile evidenziando la facoltà da parte del bambino di raggiungere un piacere fisico attraverso la stimolazione di determinate parti del corpo (le cosiddette “zone erogene”). Proprio in base alla graduale scoperta di queste zone e all’attenzione loro dedicata egli ha definito anche le tre tappe che a tutt’oggi scandiscono la maturazione sessuale.
Mantenere il controllo
Scoprire che il proprio bambino si tocca il pisellino (anche le femmine si possono toccare i genitali) suscita spesso molto imbarazzo nei genitori e li spinge ad attivare meccanismi di censura che, se eccessivamente repressivi, rischiano di produrre nel bimbo sentimenti di colpa profondi che in alcuni casi possono persistere fino all’adolescenza o addirittura nell’età adulta. Per aiutare il piccolo a vivere più serenamente questo momento delicato, è importante invece che mamma e papà gli trasmettano la sensazione di essere ben consapevoli di quello che egli sta vivendo e che non ne sono affatto preoccupati. In particolare, le prime volte in cui lo si sorprende mentre si tocca il pisellino, è fondamentale cercare di mantenere il controllo: pur essendo inevitabile un certo disagio bisogna evitare di sgridare il bambino o accusarlo di stare facendo qualcosa di male.
È una fase naturale
Con un linguaggio comprensibile al piccolo è consigliabile cercare di cogliere il momento opportuno per spiegargli che se si tocca il pisellino non deve turbarsi, in quanto è una fase naturale della sua crescita ed è comune a tutti i bambini. È anche importante fargli capire che la sessualità rientra nella sfera dell’intimità e quindi non si dovrebbe “esibire”, pur non essendoci nulla di male nel viverla: a quest’età, infatti, è opportuno che il bambino inizi ad elaborare il senso del pudore. Soltanto se il piccolo ricorre all’autoerotismo troppo di frequente e questa pratica si associa a sentimenti di tristezza, depressione o alla tendenza a isolarsi, è consigliabile rivolgersi a uno psicologo dell’età evolutiva.