Argomenti trattati
I bambini russano di notte? Può essere colpa di un semplice raffreddore, ma se capita spesso la colpa è delle adenoidi ingrossate. Circa due bambini su tre, infatti, hanno un sonno rumoroso. Può essere colpa di un semplice raffreddore, ma se un bambino russa tutte le notti, secondo gli esperti fra le possibilità più frequenti vi è un ingrossamento, anche detto ipertrofia, delle adenoidi che, poste in una strettoia fra naso e gola, possono ingombrarla e rendere difficile il respiro.
Le adenoidi causa di russamento
Nei primi 2 anni di vita i problemi di russamento e apnee notturne interessano dal 3 al 27% dei bambini fino ai 6 anni. Secondo gli esperti le cause principali dei problemi respiratori nel sonno sono generalmente le adenoidi o le tonsille ingrossate. Se le adenoidi impediscono una corretta respirazione durante il sonno dei bambini possono portare a un disturbo del sonno, detto “sindrome da apnea notturna”. Spesso i genitori non se ne accorgono perché il bambino non si sveglia, smette di respirare per pochi secondi, poi senza rendersene conto, cambia posizione, risistema l’ingombro e riprende a russare. Niente di grave se l’episodio è isolato. Se, invece, in una notte le apnee si susseguono, al mattino il piccolo sarà sonnolento e svogliato.
Fanno parte del sistema linfatico
Dall’aspetto un po’ disordinato di piccolo cespuglio, le adenoidi sono un ammasso di tessuto linfatico, risorsa importantissima per la difesa dell’organismo. Il tessuto linfatico delle adenoidi, insieme a quello delle tonsille e ai linfonodi del collo, infatti è la sentinella all’ingresso del nostro corpo: riconosce ogni molecola estranea, come virus e batteri, e produce gli anticorpi per bloccarla e proteggere dalle infezioni le basse vie respiratorie.
Come affrontare il problema
Che fare, quindi, quando si sospetta un ingrossamento delle adenoidi? La regola numero uno è lavare il nasino con soluzioni saline (ottima ed economica la soluzione fisiologica) più volte al giorno, soprattutto nei bambini che non sono ancora capaci di soffiarselo, in modo da mantenerlo pulito e impedire lo sviluppo di germi; soffiare spesso il naso al piccolo; farlo dormire leggermente sollevato, magari con un cuscino sotto il materasso per favorire la respirazione notturna; fargli bere molti liquidi per mantenere le secrezioni nasali più fluide e quindi più facilmente eliminabili.