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Quando il bambino comincia a muovere i primi passi e inizia a esplorare il mondo purtroppo aumentano anche i pericoli domestici: attratto da ciò che lo circonda, il piccolo tocca e si porta alla bocca di tutto, in particolare oggetti colorati, foglie, fiori, farmaci e detersivi. Occorre fare molta attenzione perché alcune sostanze, se ingerite o anche solo toccate o inalate, possono causare seri danni. Ma sono tante le precauzioni che si possono prendere
Come comportarsi
I sintomi di un’intossicazione o di un avvelenamento sono diversi e dipendono dall’età del bambino, dal meccanismo d’azione della sostanza e dalla via attraverso la quale essa viene assorbita. Inoltre, i sintomi di un avvelenamento possono comparire anche dopo molte ore o addirittura giorni. Per questo motivo è fondamentale contattare subito il Centro antiveleni (Cav) e seguire scrupolosamente le indicazioni oppure recarsi al Pronto soccorso se il piccolo ha ingerito qualcosa, anche nel caso di un sospetto. In qualsiasi caso, anche in assenza di sintomi, è comunque fondamentale non perdere mai la calma. In generale, comunque, non bisogna, mai provocare il vomito soprattutto se è stato ingerito un prodotto schiumogeno, solvente o caustico, perché si peggiorano gli eventuali danni che la sostanza è in grado di provocare.
I detersivi
I prodotti per la pulizia della casa rappresentano i principali pericoli domestici perché contengono sostanze che se ingerite o inalate possono provocare danni anche molto seri all’organismo del bambino. Bisogna fare molta attenzione agli sgorgatori e agli sciogli-calcare. Si tratta di prodotti caustici e corrosivi che se ingeriti anche in modeste quantità provocano danni molto seri alle mucose della bocca e del tratto gastroenterico e anche al solo contatto con la pelle e le mucose, per esempio degli occhi. Inoltre, in genere, i detersivi e i prodotti per la pulizia della casa vengono collocati in cucina, sotto al lavello. Invece, è buona norma posizionarli lontano dalla portata del bambino, per esempio in alto, o usare i fermi per bloccare l’apertura di cassetti e antine. Anche in bagno, negli appositi armadietti, vengono conservati in genere i detersivi per il bucato e i prodotti per l’igiene personale: è bene collocarli tutti lontano dalla sua portata, quindi magari nel piano più alto dell’armadio al quale egli non può arrivare oppure chiudere cassetti e antine con gli appositi fermi.
I farmaci
Il bambino è facilmente attratto dalle forme e dai colori dei farmaci: anche questi prodotti sono da considerarsi potenziali pericoli domestici. In particolare, sono pericolosi, il paracetamolo, i farmaci per il cuore e gli antidepressivi. È indispensabile, quindi, tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, non assumerli in loro presenza e riporli in armadi chiusi a chiave.
Le piante
Il bambino è molto attratto dalle piante perché i colori delle foglie, delle bacche e dei fiori attirano la sua attenzione.
– Se le tocca
Bisogna fare particolare attenzione perché alcune piante sono pericolose in quanto dotate di spine o parti appuntite che possono ferirlo, mentre altre sono velenose. Se il bambino viene a contatto con una pianta velenosa si possono verificare disturbi solo nelle zone di contatto. I sintomi possono essere irritazione, rossore, dolore, gonfiore, formazione di vescicole o ulcere (lesioni della pelle). Bisogna invece recarsi al Pronto soccorso se il gonfiore interessa la lingua o la bocca, perché il bimbo potrebbe presentare difficoltà a respirare.
– Se le ingoia
Se, invece, il bambino ingerisce parte di una pianta (per esempio una bacca o una fogliolina) le sostanze tossiche possono determinare un’intossicazione all’intero organismo oppure solo ad alcuni organi. Per questi motivi le piante vanno identificate e, qualora velenose, collocate in alto, in modo che il bambino non possa raggiungerle. Inoltre, i genitori, soprattutto se si hanno bambini piccoli, si devono informare sulla tossicità della pianta prima di acquistarla e conoscere, oltre al suo nome comune o dialettale, anche quello botanico (solitamente scritto in latino): è questo, infatti, che dovrà essere fornito al Centro antiveleni che valuterà la cura più idonea per il bambino.