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Continua a salire il numero dei bambini obesi o in sovrappeso, soprattutto nella fascia di età sotto i 5 anni. L’allarme è stato lanciato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, come risultato finale di un lungo studio generalizzato.
In crescita nei Paesi a basso reddito
Dei 41 milioni di bambini che hanno problemi di sovrappeso o di obesità, quasi la metà sono in Asia (in particolare nelle Filippine e in Indonesia) e il 25 per cento in Africa (Egitto, Libia, Tunisia). Secondo il rapporto della commissione Echo (Ending Childhood Obesity) dell’Organizzazione mondiale della sanità, frutto di due anni di lavoro, il problema riguarda soprattutto i Paesi a basso e medio reddito, dove si è passati da 7,5 a 15,5 milioni fra il 1990 e il 2014.
Gravi conseguenze per il bimbo
Sania Nishtar, co-presidente della Commission on ending childhood obesity, ha sottolineato come sovrappeso e obesità impattano sulla qualità di vita del bambino che deve affrontare una vasta gamma di barriere, tra cui conseguenze fisiche, psicologiche e di salute, oltre a influire sui risultati scolastici. A questo si aggiunge il fatto che, con tutta probabilità, rimarranno obesi in età adulta, con conseguenze economiche per loro, le loro famiglie e la società nel suo insieme.
Attenzione all’ambiente “obesiogeno”
Il Rapporto Echo dell’Oms mira a promuovere l’assunzione di cibi sani, l’importanza dell’attività fisica, promuovere ambienti scolastici sani dove si possa favorire l’alfabetizzazione e strumenti per la gestione del peso. Va poi assolutamente contrastato l’ambiente “obesiogeno”, nel quale purtroppo tutti i bimbi sono immersi, che incoraggia a mangiare di continuo tra allettanti offerte di cibo e porzioni giganti.
Più rischi di malattie
L’obesità aumenta il rischio di diabete, malattie cardiovascolari e di alcune forme di tumore; riduce il benessere psicologico, determina un impatto negativo sulla funzionalità fisica, con diminuzione della capacità di compiere anche semplici attività quotidiane.
No alla vita sedentaria
Una delle cause dell’obesità crescente è da ricercarsi nello scarso numero di ore dedicate ai giochi nei parchi all’aria aperta e all’attività fisica. Secondo uno studio francese tenere per un’ora in più al giorno per un anno i ragazzini a scuola a giocare e fare movimento è stata un’iniziativa sufficiente a ridurre il peso di tutti quanti.
Sì a frutta e verdura
Fondamentale anche la scelta degli alimenti giusti da parte dei genitori, cominciando da frutta e verdura. Solo una piccola percentuale di adolescenti arriva a consumarne 2 porzioni al giorno.