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L’elaborazione del linguaggio che consente una perfetta corrispondenza tra parola e oggetto comincia ben prima di quanto si pensasse. È quanto risulta da uno studio della Princeton University pubblicato sul Journal of Child Language.
Apprendimento visivo e linguaggio
Un pesce rosso è un tipo ben preciso di pesce, non un pesce qualsiasi, e un bassotto è un cane con una determinata forma e caratteristiche, non uno qualsiasi. Secondo la ricerca inglese i bambini lo sanno già a tre anni. Questo vuol dire che l’apprendimento visivo, il linguaggio e la comprensione del mondo vanno di pari passo a un’età davvero precoce. Adele Goldber, tra gli autori della ricerca, spiega infatti che “I bambini prendono in considerazione il senso degli oggetti che stanno vedendo quando apprendono nuove parole”.
L’effetto pesce palla
I test della ricerca
I ricercatori hanno condotto test con alcuni bambini per insegnare loro quattro nuove parole: fep, zak, lat e galt (parole senza significato). Due di queste sono state usate per richiamare oggetti usuali e due per oggetti non usuali. Gli oggetti facevano riferimento a categorie familiari ai bambini: pesci, uccelli, cani e fiori. In ogni test il bambino vedeva nella parte alta dello schermo di un tablet uno o tre esempi di ciascun oggetto, identificato con il termine: “questo è un fep” oppure “questi sono tre fep”. In seguito sotto queste immagini ne apparivano altre dodici: due che corrispondevano all’esempio, due che appartenevano alla stessa categoria e otto che non avevano nulla a che vedere con l’esempio. Il ricercatore chiedeva al bambino di individuare l’esempio tra le nuove immagini: “Riesci a trovare il fep?”. Ad esempio l’immagine guida poteva essere un cane barboncino e in questo modo i ricercatori volevano vedere se per il bambino la parola identificava solo il barboncino oppure si correlava genericamente a tutti i cani. Si è visto che identificavano direttamente il cane barboncino.
Fonti / Bibliografia
- The blowfish effect: children and adults use atypical exemplars to infer more narrow categories during word learning | Journal of Child Language | Cambridge CoreThe blowfish effect: children and adults use atypical exemplars to infer more narrow categories during word learning - Volume 46 Issue 5