In aumento gli incidenti a scuola, più colpiti i maschi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/11/2014 Aggiornato il 11/11/2014

Cadute accidentali e scivoloni sono all'ordine del giorno e il dato è in aumento. A volte i casi sono così gravi da arrivare al pronto soccorso

In aumento gli incidenti a scuola, più colpiti i maschi

È l’incubo di ogni mamma: la telefonata che arriva dalla scuola perché il bambino si è fatto male, magari cadendo dalle scale dell’istituto, oppure in palestra. E, infatti, gli incidenti “scolastici” sono in aumento, secondo quanto afferma Luca Bernardo, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove mediamente ogni settimana arrivano 3-5 bambini vittime di traumi nelle scuole: “Sono in aumento i traumi dei bambini a scuola, lesioni anche dolorose, che a volte li portano in pronto soccorso”.

Le cause più comuni

Le cause più comuni di questi incidenti scolastici sono gli scivoloni in corridoio, pestoni in palestra, contusioni, testate, pallonate, spinte, cadute dallo scivolo o anche banali cadute avvenute inciampando nei lacci delle scarpe. Il caso tipico, in cui possono avvenire incidenti, è la corsa a perdifiato giù dalle scale per raggiungere la palestra nelle ore dedicate all’educazione fisica: spesso i bambini corrono e si spingono, nonostante le raccomandazioni degli insegnanti. Basta mettere un piede in fallo e la caduta è dietro l’angolo.

I maschi rischiano di più

In questa casistica dell’incidente scolastico, sono in testa i maschi, che tendono anche a essere più vivaci, sia a scuola che a casa: “I maschi incappano due volte più delle femmine in questi infortuni, che tipicamente si verificano nei corridoi al momento dell’intervallo, in cortile o in palestra, questo è vero anche nelle classi di età più giovani, dopo l’anno di vita dunque”, afferma Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Proprio nel pronto soccorso dell’ospedale romano dedicato alla cura dei bambini, nel 2013 sono stati assistiti 53mila bimbi, 250 dei quali a causa di incidenti scolastici.

Soprattutto i più piccoli

Dati alla mano,  tuttavia l’età più a rischio di incidente è dai 2 ai 4 anni, cioè quando il bambino va all’asilo. E i numeri relativi agli incidenti scolastici, in questi anni, sono rimasti sempre costanti. Anche se è vero che i maggiori rischi i bambini li corrono sempre tra le pareti domestiche”. Del resto, la stragrande maggioranza dei traumi che i bambini si producono a scuola non sono prevedibili, circa l’80 per cento del totale, e riguardano cadute, scivoloni e spintoni, ma il restante 20 per cento sarebbe evitabile, se le strutture scolastiche fossero meglio organizzate e tenessero più in conto la naturale vivacità dei bambini. Questi incidenti, infatti, sono provocati da strutture poco idonee a ospitare i più piccoli, come spigoli taglienti, aree di gioco non a norma, giocattoli con pezzi minuscoli che si possono staccare ed essere inghiottiti. 

In breve

PERICOLI ANCHE ALL’ASILO

Cadute e scivoloni con conseguenze da pronto soccorso sono in aumento nelle scuole e negli asili. I dati, riportati dai maggiori ospedali di Roma e Milano, si riferiscono a quelli che comunemente si definiscono “incidenti scolastici” e rivelano che i più soggetti sono i maschi, in numero doppio rispetto alle femmine. 

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