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Non mettono a rischio solo la vista, la capacità di usare la fantasia e le relazioni sociali, magari creando dipendenza. I tablet e gli smartphone possono rallentare anche l’apprendimento della scrittura. È l’allarme lanciato da Lindsay Marzoli, terapista occupazionale del Learning and Therapy Corner in Maryland (Usa), ripreso sui media anglosassoni.
Un pericolo per mani e dita
L’esperta americana ha spiegato che l’uso eccessivo di tablet e telefonini mette a rischio le manine e le dita dei bambini. Infatti, può causare ritardi motori e debolezza muscolare in alcune aree del corpo. Difetti che possono permanere anche durante l’adolescenza. Ma non finisce qui. I bambini che fanno un utilizzo smodato della tecnologia dedicano sempre meno tempo alle attività più tradizionali. Non trascorrroro più ore e ore a disegnare sulla lavagna, a scarabocchiare con penne e matite colorate i fogli di carta, a riempire album da disegno. Questo non fa che peggiorare la debolezza muscolare. Il risultato? I bimbi, non solo sono meno abili nei giochi manuali e creativi, ma hanno anche i muscoli necessari a scrivere correttamente poco sviluppati.
Non più di due ore al giorno
È anche vero, però, che i tablet hanno alcuni vantaggi: per esempio, possono aiutare a risolvere il problema degli zaini troppo pesanti. Qual è allora il limite da non superare? Secondo l’American Academy of Paediatrics, mamma e papà non dovrebbero permettere ai bambini di usare questi strumenti per più due ore al giorno. Meglio, poi, che l’impiego avvenga sempre sotto la loro supervisione. Nei piccolissimi l’ideale è il divieto assoluto: tablet e smartphone non andrebbero assolutamente proposti prima dei due anni di età.
A rischio anche altre aree del corpo
Mani e dita, comunque, non sono le uniche aree del corpo messe a dura prova dai dispositivi tecnologici. I tablet rappresentano un nemico anche di schiena e collo. Infatti, spesso, i bimbi li mettono sulle gambe, costringendo la colonna ad assumere una posizione innaturale.