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L’arrivo di un altro bimbo in famiglia provoca sempre una certa gelosia tra fratelli. Il primogenito può, infatti, vivere la nascita del fratellino come un evento sconvolgente: l’amore esclusivo avuto dai genitori fino a quel momento è minacciato da un bimbo che, da subito, contende le attenzioni degli adulti. La gelosia tra fratelli è, quindi, una modalità per reagire a questo cambiamento.
In questo periodo, il primogenito tende a oscillare tra due comportamenti: quello in cui regredisce, assumendo anche modalità superate da tempo (per esempio, regredisce nel linguaggio, si fa la pipì addosso, vuole essere imboccato come il piccolo…) e quello in cui manifesta atteggiamenti da grande. L’espressione della gelosia tra fratelli, però, è sana: attraverso di essa il piccolo attira l’attenzione dei genitori per verificare se c’è ancora amore per lui. Comunque, a incidere su questo sentimento conta molto la differenza di età tra i due fratellini.
Se il maggiore è ancora piccolo
Se ha un’età tra l’anno e i due-tre anni, può manifestare la gelosia con atteggiamenti violenti e aggressivi verso il neonato. Per esempio, può capitare di sorprenderlo mentre picchia il più piccolo, lo morde, oppure lo abbraccia ma magari lo stringe un po’ troppo, o ancora ha slanci affettuosi un po’ troppo violenti…. Questa espressione manifesta della propria rabbia è positiva perché significa che il bambino riesce a esternare i suoi sentimenti, e per i genitori è più facile capire che cosa prova realmente. In questa fase il più grande è infastidito dagli aspetti più pratici legati all’accudimento del fratellino e non è raro sentirgli fare i capricci mentre la mamma allatta il neonato, gli cambia il pannolino, gli fa il bagnetto o lo mette a nanna. Si tratta spesso anche di una gelosia che tocca spazi che prima erano riservati solo a lui (la cameretta, il fasciatoio) e che ora invece deve condividere con il fratellino o la sorellina.
Se è già grandicello
Quando il bambino ha più di tre anni, la gelosia tra fratelli si manifesta sotto altri aspetti. A dargli fastidio ora non sono più aspetti pratici, ma quelli che riguardano il piano emotivo e affettivo. In questa fase i genitori dovranno stare dunque attenti a bilanciare complimenti e gesti affettuosi tra i due figli: per esempio, se si fa un complimento al più piccolino, è opportuno non dimenticarsi di farne uno anche al più grande. Se si fa un regalino al più piccolino, è bene ricordarsi di avere un piccolo pensiero anche per il maggiore. Il bambino più grande tende a esprimere in modo meno manifesto la gelosia. Ciò è dovuto al fatto che è più inibito dall’esprimere fisicamente i propri sentimenti di rabbia perché viene maggiormente sgridato dai genitori rispetto a un bambino più piccolo: i morsi o le botte non sono più accettabili quando il bambino ha già 4 o 5 anni di età. E così spesso i più grandicelli tendono a tenere tutto dentro e a manifestare in modo diverso il proprio disagio, assumendo atteggiamenti regressivi (come fare la pipì a letto) per richiamare l’attenzione della mamma.
“Prepararlo” all’evento
Posto che la gelosia tra fratelli è un sentimento naturale da parte di un bambino verso chi arriva in famiglia dopo di lui, è importante che mamma e papà preparino per tempo il figlio alla nascita di un fratellino o di una sorellina. Non è il caso di comunicarglielo nei primi mesi, ma già quando la pancia della mamma comincia a essere più evidente può essere il momento opportuno per cominciare a spiegare al piccolo che lì dentro sta crescendo un fratellino o una sorellina e che quando sarà ora, busserà e vorrà uscire. Questo aiuterà il bimbo, a modo suo, a cominciare a entrare nella prospettiva che la famiglia presto si allargherà e a vivere tutto con più serenità.