Asilo: a volte la crisi scoppia in ritardo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/10/2013 Aggiornato il 21/10/2013

Ci sono bambini che vivono bene l’inserimento all’asilo, salvo poi avere una crisi nel corso dell’anno

Asilo: a volte la crisi scoppia in ritardo

 

Durante l’inserimento non ha avuto problemi, ma ora il bimbo non vuole più andare all’asilo? Niente paura, è un’eventualità più comune di quanto si pensi.

Un passaggio delicato

L’asilo, per quanto interessante e divertente, rappresenta una realtà diversa da quella famigliare. Per questo, il bambino non sempre accetta di buon grado di frequentarlo. Le mamme temono il momento dell’inserimento, quando il figlio va abituato a stare lontano da casa, in un ambiente nuovo, oltretutto dopo il periodo sereno delle vacanze. In effetti, si tratta di un passaggio molto delicato. Non sempre, tuttavia, i bambini vivono male l’inizio dell’asilo. Alcuni riescono a integrarsi bene, senza versare troppe lacrime o diventare irrequieti. Possono, però, avere una crisi tardiva, a distanza di qualche settimana. Le ragioni sono diverse.

Tante cause

Spesso tutto dipende da un inserimento troppo affrettato o comunque fatto con scarsa attenzione. Se il piccolo viene “buttato nella mischia” senza essere pronto, infatti, a un certo punto può accusare il colpo, sentendosi solo e un po’ spaesato. In altri casi, la crisi scoppia in ritardo a causa dell’eccitazione provata dal bimbo. In pratica, le prime settimane il bimbo è troppo concentrato a vivere le cose belle per dare spazio alla paura e alla tristezza. Poi, passato l’effetto novità, sperimenta anche gli aspetti negativi dell’asilo: la lontananza dalla mamma, la nostalgia di casa, i piccoli bisticci con gli amichetti. Infine, il bimbo può non voler più andare all’asilo perché disturbato da qualcosa. Per esempio, può non andare d’accordo con un compagno, può non amare il cibo della mensa o rifiutare l’autorità della maestra.

I consigli per i genitori

Qualunque sia la causa della crisi tardiva, i genitori devono essere molto pazienti. Non devono stancarsi di rassicurare il figlio e di ripetergli che loro lo pensano continuamente e gli sono vicini. È importante anche chiarire al piccolo che cosa fa la mamma mentre lui è a scuola: lo aiuta a non sentirsi abbandonato e a capire che lei non può sempre occuparsi di lui. È utile, poi, chiedere un colloquio con le insegnanti per cercare di comprendere meglio le ragioni del comportamento del bambino. Infine, è bene imparare a fidarsi della maestra e a lasciarle le redini della situazione.

 

In breve

PARLARE IN MODO POSITIVO DELLA SCUOLA MATERNA

Per aiutare il piccolo a superare la momentanea avversione per l’asilo è importante che i genitori ne parlino con entusiasmo. Se raccontano al figlio di quanto si sono divertiti alla scuola materna o di tutte le belle cose che si possono fare durante le “lezioni” lo aiutano a vedere la realtà sotto una luce diversa. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti