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Ad affermarlo è una ricerca dell’Università della Virginia, pubblicata dalla rivista scientifica Pediatrics. “Anche se le bevande zuccherate danno un apporto di calorie relativamente basso rispetto al totale introdotto dai bambini – spiega Mark DeBoer, l’autore principale dello studio – questo è sufficiente a contribuire all’aumento di peso nel tempo”. Basti pensare che già a cinque anni una lattina, un succo di frutta o uno sport drink al giorno aumentano di molto il rischio obesità nei bambini.
Un controllo durato a lungo
Per giungere a questa conclusione i ricercatori americani si sono basati sui dati di un gruppo di 9.600 bambini di due, quattro e cinque anni, di cui sono stati controllati a lungo peso e abitudini alimentari, oltre a status socio-economico dei genitori. La proporzione di bambini che consumavano almeno una bibita, uno sport drink o un succo di frutta variava tra il 9 e il 13% a seconda dell’età.
Altri fattori di rischio
Secondo la ricerca i bambini con mamme sovrappeso avevano una maggior probabilità di stare almeno due ore davanti alla tv, aumentando così ulteriormente il rischio di obesità. Ma una volta eliminati tutti i fattori disturbanti collaterali, come anche lo status dei genitori, i ricercatori hanno appurato che i bambini di cinque anni che bevevano almeno una bibita al giorno, avevano il 43% di probabilità in più di incorrere nell’obesità rispetto agli altri.
Attenzione agli zuccheri
Gli studi che mettono in evidenza quanto le bevande zuccherate facciano male sono numerosi. Ecco qualche dato: ogni bibita zuccherata consumata al giorno aumenta di circa il 60% il rischio obesità da adulto; ogni bevanda zuccherata consumata al giorno aumenta del 19% il rischio di malattie cardiovascolari; e, infine, consumare una o più bevande gassate al giorno aumenta del 25% il rischio di diabete di tipo 2 .