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Quante ore passano davanti al computer i nostri figli? Tante, troppe! Sono i cosiddetti “schermodipendenti”, nati con il computer in mano, hanno tra i 12 e i 14 anni: trascorrono oltre tre ore al giorno davanti agli schermi di pc, tablet e telefonini, e così facendo mettono a serio rischio la loro attenzione e curiosità verso il mondo esterno e la scuola, diventando anche più aggressivi. Il dato allarmante è stato diffuso dall’Osservatorio della Società italiana di pediatria (Sip).
Le conseguenze negative della Rete
I baby-internauti affetti da “web mania” o schermodipendenti sono in costante aumento: nel 2008 erano l’8,6%, l’anno scorso il 21,3%. Per non parlare di Facebook, pressoché inesistente nel 2008, ma sul quale oggi ha un proprio profilo l’80% dei giovani. Il trend di crescita aumenta ulteriormente con l’età: fra gli studenti delle superiori la percentuale di connessi per oltre tre ore al giorno sale al 31%, i titolari di un profilo Facebook si attesta al 95%.
L’allarme dei pediatri
Secondo i pediatri della Sip, l’accesso di Internet da parte degli adolescenti schermodipendenti influisce, in negativo, su comportamenti non direttamente collegati all’uso della Rete, come abitudini alimentari peggiori, abuso di fumo e alcol, maggiore inclinazione al rischio e minore voglia di leggere. E anche il rendimento scolastico viene influenzato: è peggiore, senza contare i comportamenti sessuali che sono “più da adulti” e l’atteggiamento verso lo sport, molto più orientato alla vittoria che al sano divertimento.
Atteggiamenti aggressivi
Spiega Maurizio Tucci, curatore delle indagini Sip e presidente dell’Associazione laboratorio adolescenza: “La fruizione sempre più massiccia di Internet, invece di indurre gli utenti ad atteggiamenti più consapevoli e quindi più prudenti, li spinge a comportamenti sempre più trasgressivi”. Se l’11,2% dei giovani schermodipendenti e navigatori racconta di aver messo sul web una sua foto provocante, si sale al 27,3% (addirittura al 35,7% fra le ragazze) fra chi usa Internet per più di 3 ore al giorno. E così triplica anche la percentuale di chi ha accettato proposte di sesso virtuale (15,2% contro 5,3%), aumenta quella dei connessi ‘by night’ (55,7% contro 21,4%), e dei ragazzi coinvolti in episodi di cyberbullismo. direttamente o indirettamente (60,6% contro 42,9%).