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Ogni anno in Italia si registrano tra i 70 mila e gli 83 mila decessi provocati dal vizio del fumo, una minaccia in aumento soprattutto tra i giovanissimi e le donne. Sono questi gli ultimi dati diffusi dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, sottolineando anche che il fumo da sigaretta è l’unico fattore ad alto rischio di tumore ai polmoni con una percentuale che si aggira tra l’85% e il 90%.
I dati Istat
Secondo gli ultimi dati Istat confermano questo pericoloso trend. Con una percentuale del 26,4%, in Italia i fumatori uomini hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, mentre le fumatrici, con una percentuale del 20,5%, possiedono un’età tra i 20 e i 24 anni. Ma il fumo da sigaretta colpisce anche alle scuole superiori.
La situazione in Italia
Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) la sigaretta provoca ogni anno 6 milioni di decessi in tutto il mondo. In Italia più di 10: 3 milioni di persone fumano, di cui 6,2 milioni sono uomini e 4,1 donne. Oltre 33mila ogni anno sono le cause di morte per tumore ai polmoni provocate dal fumo. Solo nel 2016 si sono registrate oltre 40mila nuove diagnosi di cancro al polmone, soprattutto tra le donne, con una percentuale del 30%.
Le ricerche sul cancro al polmone
I ricercatori dell’Airc stanno sostenendo 35 progetti e un programma di ricerca multicentrico sul tumore ai polmoni basato sullo studio di nuovi strumenti per diagnosi precoci, sulla sperimentazione di terapie mirate e sull’individuazione dei vari tipi di cancro, esaminando le caratteristiche molecolari.