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Metà delle ragazze non sa dove si trova la vagina. È l’incredibile risultato di un’indagine europea riguardo l’apparato intimo femminile. È emerso anche che le giovani donne di oggi non sono così disinibite come si credeva: si vergognano a parlare di sé, vivono il sesso come un tabù e, soprattutto, evitano le visite mediche per non mostrarsi nude. Imbarazzo, paura e false credenze circondano ancora gli organi sessuali femminili, che spesso non vengono neppure nominati.
Predominano ignoranza e imbarazzo
Dalla ricerca, condotta dall’associazione britannica Eve Appeal che si occupa di tumori femminili, emerge che il 65% delle giovani donne ha problemi a menzionare termini come vagina, vulva e così via. Una donna su 5 non è in grado di nominare un solo sintomo dei tumori ginecologici più diffusi. Più di un’intervistata su 10 è in imbarazzo nel chiedere un consulto medico per problemi ginecologici. Quasi un terzo non si è mai sottoposta a visita specialistica.
La situazione in Italia
Quella che rivela che metà delle ragazze non sa dove si trovi la vagina non è l’unica ricerca a evidenziare errori, tabù e lacune dell’educazione sessuale delle giovani donne. Una ricerca internazionale condotta in 17 Paesi, Italia compresa, su 9.000 donne, dalla Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), evidenzia le numerose lacune delle italiane sui temi della contraccezione. Solo il 16% sostiene di sentirsi informata su tutti i metodi a disposizione, il 70% è costantemente preoccupata di dimenticarsi il contraccettivo in uso e il 19% ha affrontato una gravidanza indesiderata. Una su 5 non ha mai parlato con il medico di contraccezione. Solo il 16% ha seguito lezioni in classe da insegnanti o medici.
Poca informazione = scarsa prevenzione
Al di là del facile umorismo, perché è importante sapere che metà delle ragazze non sa dove si trova la vagina? Secondo Eve Appeal, questa ricerca sottolinea l’importanza della conoscenza come forma di prevenzione. Se le giovani non conoscono il proprio corpo, non sanno come proteggersi da: gravidanze indesiderate, malattie infettive e tumori. Questi ultimi, poi, sono la seconda causa di morte femminile, dopo le malattie cardiovascolari. Secondo il rapporto annuale dell’Associazione italiana dei registri tumori (Airtum), nel nostro Paese, una donna ogni 4 ha la probabilità teorica di ammalarsi di tumore nel corso della vita (0-74 anni), mentre la probabilità di morire a causa di un tumore riguarda una ogni 11.