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Non è vero che usare cellulare e tablet prima di dormire provochi l’insonnia. Almeno non solo. La convinzione generalizzata che sia dannoso per il sonno usare gli ultimi ritrovati della tecnologia prima di spegnere la luce pare essere, in realtà, solo una parte del problema. Questo è quanto afferma una nuova ricerca scientifica canadese, che apre la strada ad altri approfondimenti.
L’insonnia è precedente
Lo studio, pubblicato sul Journal of Sleep Research, è stato condotto dagli scienziati della Brock University, in Canada, su oltre 900 studenti soliti passare le ore serali se non notturne nel letto a navigare, messaggiare e chattare. Questa ricerca ha cercato di dare risposta a una domanda precisa: cosa viene prima? L’insonnia oppure l’utilizzo degli schermi retroilluminati? Il risultato scagiona, almeno in parte, gli utilizzatori compulsivi di cellulari. I problemi ad addormentarsi, infatti, precedono l’uso di smartphone e tablet a letto. Insomma, le persone che non riescono a dormire prima provano a chiudere gli occhi e, solo dopo aver realizzato che gli è impossibile addormentarsi, ripiegano sull’utilizzo dei tablet, sperando magari di crollare davanti allo schermo.
Un circolo vizioso
Quello che non si sa è che, se già si hanno difficoltà a dormire in condizioni normali, è meglio evitare di focalizzarsi su un qualsiasi schermo, ma non solo quello dei cellulari, anche del computer e della tv, nelle tarde ore serali. Al di la di quello che si pensi comunemente, questi strumenti non conciliano affatto il sonno.
Meglio un libro
Un bel libro, al contrario, è perfetto per creare nella mente le condizioni più adatte per il riposo notturno. Le pagine scritte, infatti, non avendo illuminazione propria, non influenzerebbero i meccanismi di regolazione tra sonno e veglia dell’organismo umano.
Un meccanismo da approfondire
Sottolinea Derk-Jan Dijk, editore della rivista nelle cui pagine è stato pubblicata la nuova ricerca scientifica: «Numerosi studi hanno individuato il nesso fra insonnia e uso dei tablet a letto sia per adolescenti sia per gli adulti. Ma cosa viene prima? L’uso dei media o l’insonnia? Per la prima volta gli psicologi della Brock University hanno condotto una corposa ricerca che, a sorpresa, pare scagionare la tecnologia perché dimostra come i problemi di insonnia precedano l’uso esagerato dei media. In futuro ci aspettiamo ricerche più precise, randomizzate e che includano – ha concluso – anche gli effetti della luce emessa dai tablet sul meccanismo della veglia».
Eccitano troppo
Resta comunque il dubbio che il livello di attenzione ed eccitazione che gli schermi dei dispositivi elettronici provocano in chi li usa, possa in qualche modo contrastare il manifestarsi del sonno. Ma occorre verificare meglio quando e quanto.