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Una dieta equilibrata non solo garantisce un apporto di nutrienti in grado di soddisfare i fabbisogni dell’organismo, ma permette anche di ricevere sostanze che svolgono un ruolo protettivo nei confronti di gravi malattie. Non a caso, infatti, l’obesità infantile è stata riconosciuta come un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e il diabete e il cancro. Adesso è emersa una relazione anche con lo sviluppo del tumore al colon.
I numeri in Italia
In Italia l’obesità infantile sfiora la percentuale del 10% (dati 2016) mentre quella dei bambini in sovrappeso è del 21,3%. Preoccupanti sono i numeri emersi dall’ultima ricerca svolta dal Centro medico Rabin e dell’Università di Tel Aviv (Israele), e pubblicato sulla rivista scientifica Cancer, secondo cui l’obesità è un fattore di rischio, in particolare, per il tumore al colon: l’obesità aumenta del 53% il rischio di tumore al colon negli uomini e del 54% nelle donne ed è stata associata ad un aumento del rischio di tumore del retto del 71% negli uomini e del doppio nelle donne. Nel corso del loro studio i ricercatori hanno analizzato 1.087.358 adolescenti maschi e 707.212 femmine, misurando l’indice di massa corporea (bmi), seguendoli per oltre 20 anni.
Imc e circonferenza vita
In questo lungo intervallo di tempo sono stati identificati 2.967 casi di tumore del colon – retto, di cui 1.977 negli uomini (1.403 colon, 574 del retto) e 990 nelle donne (764 colon, 226 retto). Per tenere sotto controllo il proprio peso sono importanti due parametri: l’indice di massa corporea (Imc), che si ottiene dividendo il peso (in chilogrammi) per il quadrato dell’altezza. L’altro valore importante da tenere sotto controllo è quello della circonferenza della vita, che non dovrebbe superare gli 80 cm: il tessuto adiposo sull’addome incide sul rischio di malattie cardiovascolari e dismetaboliche.