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I teenager che “fanno branco”, quindi hanno un gruppo di amici stretti, corrono un minor rischio di soffrire di ansia e depressione. È quanto sostiene uno studio condotto da ricercatori dell’università della Virginia (Stati Uniti), secondo cui far parte di un gruppo può “salvare” i ragazzi dal rischio di isolamento, tenendo lontane patologie psichiatriche come disturbo d’ansia e depressione.
Disturbi in aumento
I disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, come la depressione, colpiscono un bambino o adolescente ogni 5. Negli ultimi 10 anni, il numero dei piccoli seguiti dai servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza è quasi raddoppiato (+5% all’anno dal 2004 a oggi). Molti studi si sono focalizzati sull’identificazione dei possibili fattori di rischio e la messa a punto di misure di prevenzione.
Sì agli amici
Ora questo studio ipotizza che avere un gruppo di amici, seguire il gregge durante l’adolescenza comporta implicazioni positive a lungo termine sulla salute mentale: i ragazzi acquisiscono capacità relazionali, sicurezza, autostima, tutti elementi che concorrono a ridurre il rischio di soffrire di stress, ansia e depressione. Al contrario, secondo gli autori, la difficoltà sperimentata da ragazzini nel coltivare strette relazioni con i coetanei e nell’integrarsi nelle dinamiche della compagnia possono giocare a sfavore dello sviluppo neuropsichico, aggiungendosi alla lista dei fattori di rischio più noti, come obesità e fumo.
Imparare ad amalgamarsi al gruppo
I ricercatori hanno seguito 171 ragazzi e ragazze dai 13 ai 27 anni, mettendo in relazione la loro capacità di interagire con i pari con i parametri relativi al benessere mentale. Hanno così constatato che l’aver stretto amicizie da teenager ed essersi amalgamati al gruppo di coetanei è un elemento associato a una salute migliore da adulti.