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Tra chat, messaggi vocali su whatsapp, aggiornamento dello stato su Instagram, e post su Facebook, sono sempre di più i teenager italiani che usano lo smartphone in maniera compulsiva, soprattutto le ragazzine,: tre volte più a rischio dei coetanei maschi. Ma come distinguere una vera dipendenza da una semplice abitudine?
Le ragazze rischiano di più
Secondo i pediatri della Sip, Società italiana di pediatria, la dipendenza è favorita dal facile accesso agli smartphone in qualunque momento della giornata e in ogni luogo, ed è associata a sbalzi d’umore, isolamento, perdita del controllo, ansia, astenia e depressione. Le ragazze sono le più esposte: il rischio per loro è maggiore rispetto ai ragazzi perché trascorrono più tempo con lo smartphone in mano, soprattutto alla ricerca di maggiori relazioni sociali.
I comportamenti “spia”
Difficoltà a resistere all’impulso di utilizzare lo smartphone; irritabilità e ansia durante un periodo di astinenza; uso dello smartphone per un periodo più lungo di quanto il ragazzino vorrebbe; desiderio persistente e tentativi falliti di abbandonarne o ridurne l’uso; incapacità di staccarsene; uso eccessivo e prolungato degli smartphone nonostante la conoscenza di un problema fisico o psicologico causato dall’iperconnessione.
Quando è già una dipendenza
Ancora più gravi sono i segnali che i pediatri hanno riconosciuto come indicazioni di una dipendenza già in atto; tra questi: l’uso eccessivo di smartphone che comporta persistenti o ricorrenti problemi fisici o psicologici; l’utilizzo in una situazione di pericolo fisico (mentre si attraversa la strada o si guida lo scooter) o di rischio di altre conseguenze sulla vita quotidiana; compromissione delle relazioni sociali o dei risultati scolastici; in pratica quando “ruba” il tempo.
Il decalogo per i genitori
I pediatri della Sip hanno quindi realizzato anche un vero e proprio decalogo di campanelli d’allarme a uso dei genitori per riconoscere il rischio di dipendenza da smartphone negli adolescenti:
– aumento o perdita di peso
– mal di testa e mal di schiena
– disturbi visivi o problemi agli occhi
– modifiche nei ritmi del sonno
– scarsa igiene personale
– connessione online al posto dei rapporti dal vivo
– mancanza di interessi nelle attività della vita quotidiana e incapacità di parlare di cose diverse da quelle che si vedono in internet
– scarsi risultati scolastici
– sintomi da astinenza quando il dispositivo è inaccessibile
– controllo compulsivo delle informazioni online.