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Sembra che a sostenerlo sia stato proprio un teenager, invece è uno studio scientifico quello che afferma che la scuola inizia troppo presto e che questo orario sia una delle cause del comportamento dei teenager aggressivi.
Ne risente il rendimento scolastico
I teenager aggressivi sono un problema comune a numerose famiglie e questo disagio tende a manifestarsi sempre prima, proprio perché le età di preadolescenza e adolescenza hanno un esordio sempre più precoce rispetto al passato. Ma pare che, per quanto riguarda i teenager aggressivi, vi sia una causa ben specifica e scientifica, a monte. E questa causa è, incredibilmente, l’orario di inizio della scuola. Infatti, secondo recenti studi, la campanella di inizio delle lezioni suonerebbe troppo presto per le esigenze cronobiologiche adolescenziali. La ricerca, pubblicata su Learning, Media and Technology, attribuisce proprio a questo fattore-orario, i possibili problemi di apprendimento e comportamentali dei teenager. Soprattutto, pare che l’orario di inizio della scuola sia strettamente correlato a manifestazioni emotive “negative” quali irritabilità eccessiva, ma anche a pigrizia e indolenza nell’affrontare studio, compiti e interrogazioni.
Poche ore di sonno? Meno apprendimento
Alla luce dei risultati di tale ricerca, appunto, a determinare aggressività e rendimento scolastico scarso sarebbero proprio insufficienti ore di sonno. Infatti, gli stessi studiosi affermano a proposito che “la nostra capacità di funzionare in modo ottimale e di imparare varia in base ai ritmi biologici e non in base ai ritmi “sociali” che vengono imposti per convenzione”. Ciò significa che, biologicamente, i teenager necessitano di più ore di sonno rispetto a quanto venga imposto loro dai ritmi scolastici e, di conseguenza, dalla società contemporanea.
Età diverse, esigenze diverse
La correlazione tra insufficienti ore di sonno e aggressività, però, pare presentarsi soltanto dall’adolescenza in poi. Questo discorso, infatti, non varrebbe per i bambini delle scuole primarie. In questo caso, l’età tende a non risentire del conflitto tra ritmi biologici naturali e ritmi sociali imposti. Così come, negli adulti, tale discrepanza non crea un particolare disagio. Risulta, dunque, proprio l’adolescenza l’età più a rischio: i teenager, in un momento di grandi cambiamenti fisici ed emotivi, risentono al massimo della non coincidenza tra il loro ritmo biologico (che richiederebbe un numero maggiore di ore di sonno) e il ritmo imposto loro dalla società e, quindi, anche dalla scuola.
A letto prima
Questa notizia potrebbe, quindi, “scagionare” i teenager da insufficiente rendimento e comportamenti aggressivi. Ma è anche vero che, spesso, i ragazzi rubano ore al sonno nel momento serale e ciò accade, più che per le uscite con gli amici, per la permanenza degli adolescenti davanti a laptop, tablet e smartphone. Le chat, infatti, spesso li “impegnano” fino alle prime ore del mattino, quelle adibite dall’organismo al sonno più profondo e dunque più rigenerante anche a livello cerebrale. E allora sì che, dopo aver chattato per tutta la notte, la campanella suona decisamente troppo presto